Le potenzialità di Italian Exhibition Group sono enormi ma non riescono a tramutarsi in rialzi delle quotazioni. Per comprendere questa affermazione basti pensare che:
- gli analisti che coprono Italian Exhibition Group hanno un consenso medio comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 30% circa;
- il fair vale, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione del 200% circa;
- secondo le stime del fatturato basate sulle previsioni di Standard & Poor’s, la società è tra le migliori in termini di crescita. Gli utili, infatti, sono attesi crescere nei prossimi tre anni con una media annua del 98% circa. I competitors di Italian Exhibition Group, invece, vedranno i loro utili crescere a un ritmo inferiore al 10%,
Tutto ciò, però, non basta per fare decollare il titolo che in Borsa stenta a lanciarsi in un rialzo duraturo e di lungo periodo.
Allo stato attuale la tendenza in corso è ribassista e punta agli obiettivi indicati in figura. Anche il ribasso, però, stenta a prendere il sopravvento. Basti osservare che nelle ultime cinque settimane le quotazioni si sono mosse all’interno del trading range 2,57 euro – 2,87 euro (I obiettivo di prezzo). Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe fare scattare un movimento direzionale di durate tale da permettere un investimento di medio lungo periodo.
Per le prossime settimane, quindi, sarà di fondamentale importanza monitorare cosa accadrà in chiusura in prossimità dei due livelli indicati.
Per spiegare le difficoltà del titolo va considerato che il gruppo Italian Exhibition Group ha un rapporto debito/margine operativo lordo (EBITDA) relativamente elevato. Inoltre negli ultimi 12 mesi gli analisti hanno rivisto sistematicamente al ribasso le stime del fatturato.
Le potenzialità di Italian Exhibition Group sono enormi ma non riescono a tramutarsi in rialzi delle quotazioni: le indicazioni dell’analisi grafica
Italian Exhibition Group (MIL:IEG) ha chiuso la seduta del 31 maggio a quota 3,16 euro in rialzo dello 0,64% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Approfondimento