Tra i tuberi le patate spiccano per il loro elevato potere saziante in quanto sono ricche di carboidrati. Così come mangiare le patate significa pure assumere vitamine e preziosi sali minerali come il potassio. Ma detto questo, le patate possono far male alla salute? Ecco quando, sebbene non sia il caso di allarmarsi. Al riguardo, prima di tutto, c’è da dire che le patate possono causare effetti indesiderati, dal vomito alla nausea, e passando per la diarrea, solo quanto si mangiano giornalmente elevate quantità dei tuberi con tutta la buccia.
Le patate possono far male alla salute? Ecco quando ma senza allarmismi
E questo perché nella buccia dei tuberi è presente una sostanza che, chiamata solanina, a livello alimentare può rivelarsi tossica. Ma solo mangiando tante, troppe patate a pranzo oppure a cena. La solanina è presente anche nella patata stessa sbucciata. Ma in quantità decisamente più basse rendendola quindi commestibile a tutti gli effetti.
Mangiare le patate senza la buccia attenua quindi fortemente i rischi di intossicazione alimentare, ma nello stesso tempo bisogna mangiare sempre le patate solo quanto queste sono mature e sono sempre correttamente conservate al buio ed in un luogo fresco e asciutto. Dato che nelle patate lo sviluppo della solanina, una sostanza grazie alla quale la patata si difende dai funghi e dagli insetti, avviene proprio attraverso l’esposizione del tubero alla luce del sole.
In altre parole, dopo aver comprato le patate, l’obiettivo primario deve essere sempre quello di conservarle in dispensa in modo tale da non farle germogliare. Al riguardo la prima cosa da fare è quella di separare le patate sane da quelle che magari presentano qualche ammaccatura o principio di germoglio. Con queste ultime da sbucciare e da consumare subito. Dopodiché, un paio di volte a settimana, tutte le patate sane conservate in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce, devono essere periodicamente controllate.