Le migliori idee di investimento con la Germania in recessione

Germania

 Scegliere le migliori idee di investimento con la Germania  in crisi economica, o comunque in fase di introduzione (serviranno 2 trimestri di conferme) alla recessione, non è impresa semplice.

Specialmente per chi non è disponibile ad affrontare i rischi di cambio verso euro.

Ma andiamo con ordine.

Comparto obbligazionario: acquistare o no?

Nel segmento obbligazionario non si trovano certo le migliori idee di investimento, i rendimenti sono ai minimi.

Addirittura, proprio in una Germania in crisi, il Bund veleggia da tempo a rendimenti negativi anche su scadenze lunghe.

E poi vi sono due tipi di rischi che aleggiano sul comparto obbligazionario e sconsigliano acquisti in questa fase:

-rischio inflazione: con un nuovo QE della BCE in azione, i cui benefici effetti sull’economia saranno tutti da verificare, è comunque possibile che l’incremento della massa monetaria porti inflazione.

Motivo in più per stare alla larga da bond che già ora rendono meno dell’inflazione corrente.

-rischio Lagarde: così come potrebbe essere che Christine Lagarde spinga ancora di più sull’acceleratore monetario per dare nuovo impulso all’economia UE potrebbe anche capitare che stringa i cordoni.

Una frenata sul QE di Draghi o peggio un suo stop produrrebbero una pesante discesa dei corsi obbligazionari.

E questi  rischi valgono anche per le obbligazioni corporate di buon rating che rendono poco di più dei governativi e subirebbero lo stesso calo dei prezzi in caso di criticità.

Le migliori idee di investimento con la Germania in recessione

Pertanto le migliori idee di investimento con la Germania in recessione vanno cercate nell’equity.

Comparto azionario dove i soli titoli del Dow Jones USA sono e restano una buona scelta e possono essere presi come paniere anche tramite fondi o ETF specifici

E se ne trovano anche di “hedgiati” che quindi coprono il rischio cambio.

Per chi invece vuole restare euro su euro, molto dipende dall’orizzonte temporale.

Stando sul breve è ovvio che è meglio rifuggire i settori più esposti alla crisi: quindi industriale, beni di consumo e larga distribuzione.

Semmai concentrarsi su utilities, farma e semmai qualcosa del Fintech (trimestrali permettendo) e dei servizi.

Sul bancario è necessario capire rapidamente come intenderà muoversi la Lagarde sul QE: se nulla toccherà anche i titoli finanziari potranno essere inseriti in portafoglio.