Oggi Piazza Affari, come tutto il resto delle piazze di scambio europee, è in calo. Ma nonostante la situazione difficile dettata da alcuni punti di tensione, ci sono dei titoli, in italia, che stanno facendo molto bene. Quali sono le migliori azioni?
Partiamo dal principio. Oltre Piazza Affari
Ma quali sono questi momenti di tensione che stanno creando disagio ai mercati? Il primo, come detto altre volte, è quella famosa Brexit che da tempo aleggia come uno spettro sui mercati europei. Oggi infatti il premier inglese Boris Johnson presenterà il suo piano, alternativo a quello a suo tempo presentato dalla premier Theresa May. Piano che rappresenta a questo punto l’ultima possibilità per evitare un Hard Brexit. La situazione però è piuttosto delicata dal momento che è nota la posizione del premier inglese nei confronti di un’uscita, anche senza nessun tipo di accordo, entro il 31 ottobre.
Sterlina, dollaro ed euro
Gli analisti temono che il progetto che presenterà oggi potrebbe essere sbilanciato verso condizioni che per Bruxelles potrebbero essere inaccettabili. Per questo motivo la sterlina è sotto pressione mentre l’euro continua ad essere stabile. Differente invece la questione per il dollaro, debole anch’esso dopo i dati deboli dell’indice manifatturiero.
Allarme sull’economia Usa?
La forte contrazione del settore manifatturiero statunitense ha creato più di un malumore, soprattutto all’interno della Casa Bianca. Numeri alla mano, a settembre l’Ism a stelle e strisce ha presentato un saldo di 47,8 punti in calo dai 49,1 punti di agosto. Per di più un dato che rappresenta il risultato peggiore dallo scoppio della crisi, oltre 12 anni fa. Troppo per il presidente Trump che continua a chiedere un taglio del costo del denaro e a giudicare i tassi della Federal Reserve ancora troppo alti, soprattutto se confrontati con il resto delle realtà internazionali.
E Piazza Affari? Quali sono le migliori azioni?
Chi invece sale, a Piazza Affari, sono Ubi, per lo più grazie a voci sempre più insistenti di possibili fusioni ed aggregazioni promosse dal governo. Ma anche Banco Bpm che di questa (possibile) fusione, sarebbe l’altro protagonista. Nel primo caso, al giro di boa delle 13 si ha un saldo parziale di +0,85%. Banco BPM invece arriva addirittura a +2,45%. Altro titolo a correre è Safilo che batte tutti con un +9,75%. A suo favore ci sono le posizioni bullish di molte banche d’affari che guardano con ottimismo ad una possibile acquisizione da parte di Kering.
Approfondimento