Le lauree più richieste nel mondo del lavoro

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Con la pandemia e l’utilizzo dello smart working si conferma il fenomeno, già presente, del mismatch tra domanda e offerta di lavoro Italia. Ciò impedisce l’incontro tra domanda (chi cerca lavoro cioè le imprese) e offerta di lavoro (le competenze offerte da chi cerca lavoro).

In Italia abbiamo purtroppo due fenomeni. Uno legato al mancato incontro tra domanda ed offerta e l’altro legato all’impiego di risorse in lavori che non rispecchiano le competenze acquisite.

A volte siamo di fronte al fenomeno del lavoratore sovra qualificato per le mansioni che svolge. Altre volte, invece, si verifica la situazione in cui il lavoratore è sotto qualificato. Ciò significa che non è in grado di svolgere la mansione richiesta per mancanza di competenze.

Le aziende italiane, quindi, richiedono molte professioni per cui o la forza lavoro disponibile non dispone le giuste competenze oppure c’è un problema d’informazione.

Il problema dell’inefficienza informativa

Siamo di fronte alla situazione in cui i professionisti richiesti non riescono ad entrare in contatto con il datore di lavoro per un’inefficienza informativa. Pertanto è importante capire quali possono essere le lauree più richieste nel mondo del lavoro oggi.

Anche perché, secondo Boston Consulting Group, il costo dell’inefficienza informativa è del 10% del Pil. Il motivo è il seguente. L’inefficienza crea disoccupazione da un lato e posti di lavoro non ricoperti dall’altro con conseguenze dirette sul Pil.

Unioncamere e Anpal forniscono un quadro su quali sono le lauree più richieste nel mondo del lavoro. Inoltre, si concentrano anche su quali sono le professioni più difficili da reperire al momento. Tra queste vi sono specialisti in fisica, scienze informatiche, chimica e poi operatori sanitari, della cura estetica, dei servizi sociali e dell’istruzione.

Le lauree più richieste

Qauli sono le lauree più richieste nel mondo del lavoro allora? I titoli di studio universitari più richiesti sono quelli in ingegneria ed in economia.

Lo stesso per i diplomi maggiormente ricercati che sono proprio quelli ad indirizzo tecnico ed economico. Sono proprio questi i titoli di studio che segnano una differenza maggiore tra il fabbisogno e le effettive assunzioni.

In particolare se guardiamo alle lauree appena citate abbiamo un differenziale del 46% in ingegneria e un differenziale del 35% in economia. Buone indicazioni per chi si volesse formare in questi periodi di grande incertezza.