Le imprese ipotizzano problemi di liquidità

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Il 58,4% delle imprese ipotizzano problemi di liquidità per i prossimi sei mesi. La restante parte delle imprese ritiene un futuro meno difficoltoso sul versante finanziario. Il vero dramma delle aziende è di non avere i necessari flussi di cassa. Questo impedisce di garantire l’ordinaria operatività aziendale. La pandemia Covid-19 e il clima di incertezza hanno messo in crisi la domanda. Inoltre hanno messo a repentaglio i mercati globali. L’analisi scaturisce da uno studio del Sistema informativo Excelsior. Ad essere esaminate: di 1.380 mila imprese con almeno un dipendente. Unioncamere con Anpal hanno valutato le prospettive occupazionali a seguito dell’emergenza Coronavirus. Vediamo i risultati.

Aziende up e down

All’interno dell’analisi viene fuori un dato. Le aziende hanno una solidità finanziaria maggiore quando operano stabilmente sui mercati internazionali. Inoltre sono più votate alla digitalizzazione. Le aziende più piccole soffrono maggiormente. Qui la quota di mancanza di liquidità cresce. A tirar le somme si può dire che al crescere della dimensione dell’impresa, diminuisce la necessità di liquidità. Il coronavirus ha fatto i danni maggiori tra i piccoli imprenditori. Ovvero coloro che vivono della vendita alla giornata.

Il settore più colpito

La filiera del turismo è il settore più colpito dagli effetti della carenza di liquidità. L’assenza nelle città d’arte degli stranieri ha inferto il colpo mortale alle imprese che gravitano intorno al food&beverage. Le attività ricreative, culturali, sportive, l’istruzione, la formazione registrano gravi problemi di liquidità.

Nel settore industriale

La filiera della moda è quella maggiormente colpita nel settore industriale. Il 68% delle imprese ha indicato problemi di liquidità. Seguono le imprese del legno-arredo e della carta. Le imprese che gravitano nel settore della meccanica e delle industrie elettriche e elettroniche non registrano particolari problemi di liquidità.

Le imprese del Sud Italia emettono il grido di allarme più forte. La mancanza di liquidità di cassa accumuna da Nord a Sud. Le imprese ipotizzano problemi di liquidità per i prossimi sei mesi.