Secondo una indagine di Banca d’Italia, i bonifici bancari sono uno dei principali motivi di aumento dei costi dei conti correnti bancari. Più bonifici si fanno, più i costi del conto corrente lievitano.
Come si possono contenere queste spese? Lo rivelano in questo articolo gli Esperti di ProiezionidiBorsa. Ecco le due soluzioni per evitare la stangata sul conto corrente effettuando una operazione bancaria comunissima ma spesso costosissima.
Cosa rivela l’indagine di Banca d’Italia sui costi
Di recente Bankitalia ha reso noto uno studio sul costo di gestione dei conti correnti nel 2019. L’indagine ha preso in considerazione ben 12.705 conti correnti bancari. Scopo della indagine è stato quello di raccogliere informazioni sulle spese delle famiglie italiane riguardo la gestione dei servizi bancari.
Nello studio, Banca d’Italia specifica come i dati ottenuti riflettano gli effettivi comportamenti dei clienti delle banche e le commissioni concretamente applicate. In pratica, per ogni conto analizzato e per ogni servizio bancario, lo studio ha rilevato il numero di operazioni svolte in un anno. Ne ha calcolato la spesa totale corrispondente e ha, così, individuato il costo unitario.
Grazie a questo metodo d’indagine, è possibile verificare esattamente come la frequenza dell’utilizzo dei servizi bancari abbia inciso su ogni conto corrente analizzato.
La lotta al contante ha generato un incremento dei costi dei conti correnti
Secondo questa analisi, mediamente il costo di gestione del conto corrente nel 2019 è aumentato di 1,6 euro rispetto all’anno precedente. Una inezia. Ma non è una inezia la spesa totale, che mediamente è di 88,5 euro all’anno per i conti tradizionali.
Su questa cifra, e sull’aumento di spesa, incidono due servizi in particolare. Il numero crescente di carte di debito e credito detenute dai correntisti e il numero di bonifici effettuati.
In pratica, l’indagine di Banca d’Italia ci dice che nel 2019 la lotta all’utilizzo del contante ha generato un incremento dei costi dei conti correnti. Dovendo ridurre le transazioni in contanti, specialmente oltre una certa cifra, i correntisti hanno incrementato l’uso della carte digitali. Ma soprattutto dei bonifici. Il numero dei bonifici effettuati durante l’anno è gravato sul costo dei conti in maniera più rilevante rispetto al 2018.
Le due soluzioni per evitare la stangata sul conto corrente effettuando una operazione bancaria comunissima ma spesso costosissima
Le spese per effettuare un bonifico, possono essere anche di 0,5 euro. Effettuando una media di 15 bonifici al mese, in un anno si può arriva a fare anche 180 operazioni di questo tipo. A 50 centesimi ad operazione, sono 90 euro. Una bella cifra.
E’ possibile ridurre il costo dei bonifici, senza doversi necessariamente limitare? Si può ricorrere a due soluzioni. La prima è quella di utilizzare un conto corrente che offra un numero forfettario di operazioni. Per esempio 10 euro trimestrali per 80 bonifici.
La seconda soluzione è quella di scegliere un conto corrente che offra l’emissione di bonifici bancari a costo zero. Potrebbe essere che la banca di cui si è clienti, non offra un simile servizio. Allora, se i bonifici fatti durante l’anno sono in numero rilevante, vale la pena pensare di cambiare istituto. Magari puntando su un conto on line.
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