Partiamo subito da un valore e da un interesse fondamentale che è alla base del nostro vivere insieme. Lo Stato deve aiutare chi è rimasto indietro. Lo Stato deve cercare di appianare quelle differenze di possibilità che ci fanno partire da punti diversi e ci fanno arrivare più o meno in basso.
I Governi passati, e specialmente uno, hanno approvato delle misure atte a contrastare la povertà e la più significativa è sicuramente il reddito di cittadinanza.
Tuttavia, sono state molte le critiche rivolte a questa misura e Noi di ProiezionidiBorsa le vogliamo analizzare. Il fine di quest’analisi è cercare il modo migliore per andare avanti, tutti insieme. Ecco le due ragioni per cui Draghi dovrebbe rivedere il reddito di cittadinanza.
Politiche da parte dell’offerta e non della domanda
Molti economisti, politologi e giuristi chiedono da anni sempre la stessa cosa: le riforme. In sostanza, le riforme sono dei cambiamenti profondi del sistema che fa funzionare (o no) il nostro Paese.
Possono riguardare la politica economica e il Fisco, la Giustizia e i suoi interminabili processi, la Scuola e le Università. Noi italiani abbiamo bisogno di rilanciare gli investimenti, abbiamo bisogno che all’estero degli imprenditori scelgano il nostro Paese per investire e quindi creare ricchezza e lavoro.
Una ricchezza, dunque, che non resta attaccata ad alcune poltrone, ma che si diffonde tra tutti gli strati della nostra società. Abbiamo bisogno di dare fiducia, di creare un sistema amico del business che prevede tutele e diritti ai lavoratori.
Possibilità e non mancette
Si è capito che il reddito di cittadinanza non è la migliore via per aiutare chi ha bisogno. La vera sfida del futuro è proprio quella di creare dei reali posti di lavoro.
Bisogna creare delle reali vie di indipendentizzazione di quella parte della società che ora da sola non riesce a farcela. E dobbiamo farcela tutti insieme.
Ecco le due ragioni per cui Draghi dovrebbe rivedere il reddito di cittadinanza.