Le criptovalute hanno valore oppure meglio lasciar stare?

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Da più parti ci chiedono se è possible dare un valore alle cripto-valute.
Proviamo a dare una risposta attuale tenendo bene presente che essendo un settore agli albori e in forte mutamento le valutazioni andranno aggiornate man mano e probabilmente con frequenza per mantenere un fondo di attendibilità.
Allo stato attuale la conclusione è che le cripto hanno un valore e che prima o poi torneranno all’attacco dei propri massimi. SI  NOTI BENE però  la fase 2 sarà molto, molto selettiva, delle 1700 cripto nate, più quelle che nasceranno, solo una ristretta minoranza avrà un futuro.
Vediamo comunque elementi su cui si può costruire una ipotesi di valore e fattori che contrastano invece la valorizzazione delle monete del fintech.
Partiamo dagli elementi NO:
– molti progetti sottostanti alle cripto sono privi di consistenza, in alcuni casi addirittura truffaldini e inesistenti e questo ha macchiato il settore nel suo insieme;
– la mancata regolamentazione da parte di molti paesi ha creato un elemento di incertezza che disturba quel largo pubblico che stava per avvicinarsi al settore ;
– di contro l’atteso arrivo di regolamenti e leggi ad hoc spegne l’interesse di chi aveva visto nelle cripto-monete una scorciatoia per fare girare il “nero” o peggio il denaro riveniente da attività illecite.
Elementi per il SI’:
hanno e aumenteranno il loro valore sono(sempre premesso che questi ragionamenti varranno per un ristretto e limitato gruppo di cripto-monete che andremo gradualmente ad individuare):
– il mercato ha riconosciuto le cripto per tutto e il contrario di tutto pur avendo bene chiaro che una vera dinamica di scambi non è ancora attiva nemmeno per il progenitore Bitcoin..eppure è successo: il VERO RAGIONAMENTO  è che le cripto (serie, basate su idee e progetti validi) finita l’era delle riserve auree e/o valutarie sono le uniche monete a tiratura limitata e certa a differenza di dollari ,euro sterline eccetera di cui soltanto le banche centrali , forse, conoscono la vera entità delle emissioni. In questo senso le blockchain da cui vengono minate sono una garanzia assoluta;
– se è pur vero che molti progetti sono risultati nulli o bufale, molti altri sono promettenti e solidi;
– è vero stanno arrivando e arriveranno i regolamenti specie a carico delle piattaforme ma pensare che questo possa bloccare un fenomeno che in futuro garantirà immediatezza anche per transazioni gigantesche è spropositato e rischia di essere visione miope e di breve periodo, anche perché senza intermediari bancari il mercato potenziale in rete, sia tra privati sia B2B è immenso;
– di contro l’arrivo di regolamenti riavvicinerà alle cripto anche quella fetta di grande pubblico spaventata dalla speculazione ma anche dallo spauracchio dell’assenza di regole agitato da chi aveva interesse a farlo.
E qui sta il punto : il mutato parere di grandi istituzioni finanziarie compreso Soros, che dapprima hanno sparato a zero sulle cripto per poi scommetterci, ci ha convinto che questa fase critica sia stata ed è tuttora in qualche modo pilotata per fare rientrare su prezzi abbordabili chi all’ inizio non aveva creduto a questo filone.
Ma se la speculazione ora sta facendo grandi affari al ribasso , ricordiamoci che la speculazione , proprio in quanto tale, prima o poi cambia improvvisamente il trend da seguire e , come appena precisato, non stiamo più parlando soltanto dei piccoli trader.
Gianluca Braguzzi
CFI Asset Management and Organization WIAM
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