Le cose peggiori da fare ora negli investimenti

Le cose peggiori da fare negli investimenti

Panorami confusi e strategie convulse, un mix pericoloso che rientra tra le cose peggiori da fare ora negli investimenti in questo momento.

La panoramica

Il parlamento inglese resterà chiuso per 5 settimane, nel frattempo la Brexit resterà un punto interrogativo. Un punto interrogativo di cui non solo non si vede la soluzione ma che ci ha abituati a improvvisi cambi di fronte. L’arrivo di Boris Johnson come primo ministro, è stato uno dei più disastrosi che la storia ricordi. Non vanno meglio le cose in Germania dove a causa di un rallentamento della crescita globale accentuato dalla guerra dei dazi si rischia la recessione. Se vogliamo essere più ampi resta anche l’incognita Italia: tutto si sta mettendo per il meglio con il nuovo governo che pare abbia incassato la benedizione di Bruxelles.

Roma e l’Europa

Ma Roma e l’Europa si trovano di fronte ad una lunga strada fatta di riforme. E mettere d’accordo 28 nazioni soprattutto su cose come economia, unione bancaria e immigrazione, non è facile. Ancora di più se l’eurozona deve fare i conti a sua volta con una debolezza economica che rischia di tirare in ballo la Bce. Una Bce che, peraltro, è al suo interno divisa sulle strategie di stimolo da adottare. Anzi, stando alle ultime indiscrezioni, alcuni membri del board sarebbero addirittura scettici sul fatto stesso di adottarle. Allargando la visuale alla guerra dei dazi Usa-Cina, non si può fare a meno di notare che, nonostante la ripresa dei colloqui, ora, come in passato, basta un tweet per cambiare le carte in tavola.

Le cose peggiori da fare ora negli investimenti

Ed è proprio da questo scenario che parte l’analisi di Meghan Shue di Wilmington Trust. Le cose peggiori che gli investitori possono fare adesso? Prendere decisioni improvvise durante i picchi di volatilità del mercato così come anche fare investimenti di rilievo. Le grandi scommesse, solitamente, è meglio evitarle in periodi difficili. O per lo meno incerti.

Shue consiglia, perciò, di adottare un approccio neutrale verso gli investimenti. Troppe le ricadute da parte di elementi esogeni a loro volta troppo imprevedibili. Cosa preferire? In questo caso, visto il protezionismo che potrebbe durare a lungo, sarà meglio preferire chi, con questo protezionismo, sale. Nello specifico: difesa e software.

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