Le conseguenze sul conto corrente in rosso

conto corrente

Che succede se il conto corrente va in rosso? Ci sono degli interessi da pagare? A volte capita di perdere il controllo sulle proprie spese e di non riuscire a calcolare il residuo sul proprio conto. Che succede quando prosciughiamo tutte le risorse economiche e mandiamo in rosso il conto corrente? La banca, in questi casi, potrebbe inserire l’obbligo di pagamento di alcuni interessi secondo quanto approfondiremo di seguito.

Cosa succede se il correntista spende più di quanto potrebbe

Come molti correntisti sanno, le spese annesse al conto corrente di ciascuno sono fissate al momento della sottoscrizione del contratto con l’istituto bancario prescelto. Tuttavia, nei casi in cui si prosciughino le risorse fino a valori col segno negativo, allora la banca potrebbe applicare degli interessi aggiuntivi alle operazioni. Le conseguenze sul conto corrente in rosso non sono soltanto di ordine emotivo, ma anche e soprattutto di tipo economico. Se il correntista spende più della sua portata, la banca potrebbe sanzionarlo con dei pagamenti aggiuntivi.

Quali conti correnti possono andare in rosso

Innanzitutto, va specificato che i conti correnti che possono “permettersi” di andare in rosso, sono quelli a cui è stato concesso un fido. Alcune banche, per ovviare alle possibili difficoltà economiche dei loro correntisti concedono talvolta un fido in sede di contratto. Si tratta di una concessione fiduciaria a tempo determinato o illimitato che concede al cliente di affrontare delle spese superiori alla propria portata. Naturalmente, come ogni istituto di credito che si rispetti, la banca avvia un’accurata istruttoria di fido prima di concedere la delibera formale. Pertanto, il fido può ritenersi una specie di prestito che la banca concede al cliente la cui restituzione è soggetta a tasso variabile. Naturalmente, la restituzione del fido ha un tempo limitato oltre il quale incorrono ulteriori sanzioni e interessi. In alcuni casi, il rischio per chi non adempie alla restituzione è la segnalazione al Crif.

Le spese che comporta un conto corrente in rosso

Oltre agli interessi di mora, che sono particolarmente elevati, il correntista che va in rosso dovrà corrispondere anche altri pagamenti. Stando alla delibera Cicr del 30/06/2012, la banca fa pagare la cosiddetta commissione di disponibilità fondi, pari allo 0,5% massimo rispetto al fido che è stato concesso. Tale commissione va corrisposta anche nel caso in cui il correntista non faccia uso della liquidità concessagli.

L’alternativa al fido per alcuni conti correnti

Nei casi in cui non sia concesso un fido, alcune banche concedono al correntista  un credito istantaneo attraverso il pagamento di una commissione istruttoria veloce (CIV). In questi casi, gli istituti di credito si regolano in maniera differente e possono accettare o meno il pagamento di tale commissione. Infatti, se il correntista va in rosso soltanto una volta nell’arco del trimestre, spesso il balzello non si applica, stando a quanto dichiara la legge. Differente è il caso del correntista recidivo. Le conseguenze sul conto corrente in rosso corrispondono a pagamenti piuttosto salati per i correntisti. Per tale ragione, si consiglia sempre di calibrare le proprie spese per evitare ulteriori pagamenti e non mandare in rosso il proprio conto corrente.