Le commissioni e i costi che a volte la tua banca non ti fa vedere o nasconde. Sarà capitato a che a voi di ricevere e, almeno una volta, controllare l’estratto conto bancario. E di trovarvi qualche sgradita sorpresa. Tipo quei costi o quelle commissioni che proprio non sapevate che ci fossero. E’ una cosa veramente scocciante. Anche perché comporta di andare a recuperare i vecchi estratti conto (se mai conservati), per vedere se è una situazione nuova. O già esisteva, e voi non c’avevate mai fatto caso. Sia come sia, scoprire di aver pagato costi che non ci aspettavamo è sempre una noiosa. I clienti non sono vacche da mungere. Al contrario, meritano trasparenza. Ed è giusto che gli venga data e che la esigano. Purtroppo gli istituti di credito fanno quasi sempre finta di non ricordarselo.
Prima di tutto, perché ci sono commissioni e costi nascosti. Semplice. Perché per le banche è molto comodo. Avete dei servizi gratuiti? Se pensate che siano proprio tali vivete fuori dal mondo. Niente è gratis. Soprattutto a livello bancario. In questo modo le banche generano profitti senza dover svelare il vero costo di questi cosiddetti servizi gratuiti. Ma perché le banche continuano a proporle? Altrettanto semplice. Perché i clienti si sentono impotenti di fronte ad essi. E finiscono per l’accettarli. Dopotutto, quasi sempre, si tratta di pochi euro mensili. E cosa volete che siano… Beh, non ci devono essere. Non importa quanto siano come valore assoluto. Soprattutto perché non ve lo dicono. E, non dicendovelo, vi defraudano dei vostri soldi.
Le commissioni e i costi che a volte la tua banca non ti fa vedere o nasconde
Quali sono i principali tipi di commissioni e costi nascosti? Ve ne elenchiamo qualcuno dei più comuni.
Prima di tutto, quelli sui fondi insufficienti. Perché la banca applica un piccolo costo se sul vostro conto non ci sono fondi per effettuare un pagamento. E voi andate in rosso quando quello viene comunque effettuato. perché la banca paga tutto, senza problemi, anche se i fondi non ci sono. Ma poi vi preleva subito qualcosa, per avervi fatto questo “favore”. Ci sono poi le commissioni sul blocco di un assegno. Anche se questo strumento sta progressivamente scomparendo, grazie ai servizi digitali, qualcuno ancora gli usa. Sappiate che se, per un qualunque motivo, dovreste bloccarne uno, la banca vi applicherà un costo per averlo fatto.
Particolarmente noiose le commissioni per la chiusura di un conto. Che per legge è un’operazione gratuita. Ma siccome c’è sempre qualcosa che deve essere regolato, e siccome la banca vi perde, come cliente, ve lo fa pagare. Come? Materializzando quasi misteriosamente delle imposte di bollo, un canone o eventuali interessi passivi. O il servizio della carta di credito. Realmente gratuito fino a quel momento, probabilmente. Ma siccome andate via, ecco che dovete pagarglielo. magari per tutti gli anni che siete stati loro clienti.
Ma c’è qualcosa di ancora peggio. I costi commissionali sull’utilizzo di una carta all’estero. Perché in quel caso la banca non si limita ad applicare i costi per i cambi di valuta, se ci sono. Ma anche per i pagamenti effettuati o per l’eventuale prelievo di contante. E, ovviamente, non ve lo dice.
Cosa fare?
Una cosa sola. Chiedere esplicitamente quali siano i costi per tutte le operazioni previste. Farseli mettere nero su bianco. E, se non si è soddisfatti, cambiare istituto di credito. magari rivolgendosi a banche online. Che, avendo molti meno operatori umani, hanno certamente costi e commissioni più trasparenti e più contenuti.