Le chiamano vongole fujiute e sono un piatto di spaghetti veloci e assai gustosi nati dalla creatività e dall’ingegno partenopei 

spaghetti

Non si conoscono con certezza le origini di questa preparazione “bizzarra” ma alquanto unica e originale nel suo genere. Per semplicità ed effetto, infatti, il piatto è sicuramente il frutto della povertà di un popolo dotato di grande estro ed ingegno.

Un tempo chi non poteva permettersi i frutti di mare o il pesce in generale cucinava il condimento per la pasta utilizzando delle pietre raccolte in prossimità del mare. Queste rilasciavano il tipico sapore marino, e tanto bastava e avanzava per riempire di gioia i cuori e il palato. Successivamente con l’inquinamento si è persa anche questa povera quanto ingegnosa usanza. Le chiamano vongole fujiute per indicare, appunto, la presenza delle vongole sono per il sapore.

Sempre sulle origini di questo piatto di spaghetti

Secondo altri, invece, la paternità della preparazione sarebbe da attribuire ad Eduardo De Filippo. Una sera, stanco dopo il teatro, aveva preferito tornare a casa senza cenare in trattoria come di consuetudine. Una volta a casa la fame cominciò a farsi sentire e allora decise di cucinare una pasta con gli ingredienti presenti in dispensa. Assaggiando questo piatto avrebbe coniato questo nome perché aglio e prezzemolo davano l’idea della presenza delle vongole che in realtà non c’erano.

A prescindere dalle origini della pietanza, passiamo adesso ai fornelli.

Vediamo cosa occorre in cucina per questo piatto così particolare

Ingredienti (per 5 persone):

Le chiamano vongole fujiute e sono un piatto di spaghetti veloci e assai gustosi nati dalla creatività e dall’ingegno partenopei

Cominciamo tagliando a metà i pomodorini e tritando finemente il prezzemolo e il peperoncino.

In una padella capiente e antiaderente facciamo imbiondire l’aglio. A seguire aggiungiamo i pomodorini, il peperoncino ed aggiustiamo di sale, prima di lasciare andare a fiamma media per circa 10-15 minuti.

Nel frattempo facciamo cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata. A cottura ultimata, quando saranno ancora al dente, li preleviamo con una pinza e li trasferiamo nella padella col condimento, senza scolarli. Infine li saltiamo e, solo prima di impiattare e a fiamma spenta, completiamo il piatto con abbondante prezzemolo tritato. A questo punto siamo pronti per gustare la nostra bontà.

In abbinamento a questo piatto di spaghetti semplici e veloci, ma di gran gusto, consigliamo un vino Gragnano DOC della Penisola Sorrentina. Ottenuto dalle uve Aglianico e Piedirosso, si tratta di un nettare frizzante, di colore rosso rubino e con spuma dai riflessi violacei. Risulta fruttato e morbido al palato, sarà un vero piacere gustarlo insieme anche a pranzo.

Approfondimento

Nessuna rinuncia al dolce con questa torta proteica anche in caso di intolleranza o diabete e ipertensione o colesterolo alto.