Le bugie bastano? di Gianluca Braguzzi

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Non si perde  occasione per andare in TV a raccontarci che tutto va bene, che la crisi è alle spalle e che è iniziata la ripresa. Poi escono i dati economici e si vede che la produzione industriale italiana attesa a un misero +0.1% , ma comunque positivo, esce a -2.2% confermando che la crisi è ancora pienamente e pesantemente in corso.
Forse è stata ben appresa la lezione di uno dei capi delle SS che disse che una bugia raccontata tante volte finisce per diventare, per il popolino, una Verità.
Ecco noi siamo quel popolino bue incapace di reagire.
Che ha accettato supinamente il terzo presidente del consiglio non eletto.
Che accetta passivamente il dominio delle banche centrali che ci raccontano di un tasso di sconto pari a zero ma che in realtà vale solo per le banche e il loro pericolante impero.
Che accetta un sistema fiscale iniquo che, con aliquote pesanti, tassa oggi quello che forse arriverà domani e che, non bastassero quelli esistenti, crea nuovi balzelli ad ogni stagione.
Che accetta una burocrazia e un apparato di regole sempre più confuso e soprattutto soffocante per chi vuole fare impresa e creare posti di lavoro.
Che accetta di essere governato da una casta che non si preoccupa minimamente di milioni di cittadini senza reddito o che comunque sono sotto la soglia necessaria a una sopravvivenza dignitosa.
Avevo sospeso la prosecuzione del precedente post che avrebbe dovuto sfociare in proposte per verificare se quello che ci viene raccontato aveva un minimo di fondamento e se quindi i radicali cambiamenti che reputo necessari per evitare il precipizio fossero in realtà un mio eccesso , i numeri ci raccontano che, invece, si va sempre peggio.

Per il week-end dunque, passerò dalla semplice critica di questo post alla fase propositiva.

Gianluca Braguzzi è un Gestore di fondi comuni di investimento