Le Borse viaggiano al ribasso nell’attesa di dati macro che sembrano essere sempre più determinanti

Inflazione

Il calendario macroeconomico è sempre stato un market mover importante. Nelle ultime settimane, però, complice anche il peso dell’inflazione, ha iniziato a rivestire un ruolo di primo piano fra gli operatori in attesa di novità. Ecco allora che l’attenzione sale proprio in prossimità della pubblicazione di alcuni dati come quello dell’inflazione statunitense. Ma anche di comunicati importanti come quello che arriverà domani dalla BCE. Il cambio di passo sul fronte dei tassi di interesse è cosa data quasi per certa. O per lo meno molto prossima. Altrettanto data per certa è la fine delle politiche di accomodamento.

In questo panorama i mercati registrano ancora incertezze. Il primo indizio lo si ha dall’andamento del Ftse Mib che intorno alle 15 perde lo 0,7%. Ma non è la sola perché le Borse viaggiano al ribasso soprattutto per via di alcuni avvenimenti delle ultime ore. Nello specifico dopo gli ultimi tagli che l’OCSE e la Banca Mondiale hanno confermato sulla crescita, l’andamento dei listini si è avviato verso una progressiva perdita di tono. Sempre all’interno di una panoramica generale, bisogna segnalare anche la posizione del petrolio che incassa un nuovo rialzo. Il barile arriva a testare la soglia dei 122 dollari. Anche in questo caso l’ago della bilancia è rappresentato da una serie di fattori. Tra questi un dato macro particolarmente importante, ovvero quello delle scorte statunitensi. Le previsioni parlano di una sensibile diminuzione (1,9 milioni di barili) rispetto a quanto registrato la settimana scorsa.

Le Borse viaggiano al ribasso nell’attesa di dati macro che sembrano essere sempre più determinanti

Un’analisi di Goldman Sachs, poi, evidenzia che il barile potrebbe continuare a correre anche nei prossimi mesi. In particolare gli analisti parlano di un target possibile di 135 dollari per il Brent per la seconda metà dell’anno e la prima parte del 2023.

Intanto a Wall Street si registrano alcuni downgrade. In particolare quello sul gigante del tabacco Altria Group Inc. da parte di Morgan Stanley che ha portato il suo giudizio ad Underweight da Equal Weight abbassando anche il target price a 50 dollari dai precedenti 54. Vanno meglio le cose, invece, per Apple Inc. Stando alle previsioni di Oppenheimer la valutazione è Outperform con target price a 190 dollari. In ambito energetico, poi, si può guardare al titolo Chevron Corp. Per Goldman Sachs, pur restando Neutral il rating il target price può essere portato a 181 dollari dai precedenti 160.

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