Dagli Usa arrivano notizie di piccoli passi verso l’accordo per le nuove misure di sostegno all’economia. Ma paradossalmente sono notizie cattive. Le Borse temono il peggio. Infatti, di fronte agli oltre 2.200 miliardi di dollari inizialmente preventivati, Repubblicani e Democratici non sono riusciti ad andare oltre i 1.880 attualmente sul tavolo. E per giunta nemmeno sicuri dal momento che l’accordo in sé è ben lungi dall’essere siglato. Intanto continuano a moltiplicarsi le notizie di misure restrittive non solo in Italia ma in tutta Europa. Per non dire in tutto il mondo.
I listini europei
Le Borse temono il peggio come si può vedere da quanto sta accadendo sui listini del Vecchio Continente. Infatti poco dopo le 16 il Ftse Mib perde l’1,46%, il Dax lo 0,66% e il Cac 40 di Parigi lo 0,87%. Il Ftse 100 di Londra non è da meno e arriva a -1,3%.
I rating a Piazza Affari
Ma se le Borse temono il peggio gli analisti non demordono e, seppur con le dovute cautele del caso, arrivano ancora alcuni buy a Piazza Affari. Un esempio è il report di Banca Akros che giudica buy Iren (target fissato a 2,70 euro) e Leonardo (8,50 euro) mentre si spinge su di un accumulate per Atlantia (17 euro) e UnipolSai (2,50 euro).
La situazione a Wall Street
Wall Street appare più fiduciosa e alle 16.10 (ora italiana) l’S&P 500 guadagna lo 0,58% mentre il Dow lo 0,47%. A +0,71% il Nasdaq. Sui mercati, guardando i rating dei titoli statunitensi è da citare il caso Netflix Inc. (NASDAQ: NFLX). Morgan Stanley ha ribadito il suo rating di overweight aumentando il target a 640 dollari dai precedenti 630. Outperform per BMO Capital Markets che a sua volta ha aumentato il target a 700 dollari dai precedenti 625.
Gli eventi più importanti nel calendario macroeconomico
Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. I dati più interessanti di oggi riguardano la Gran Bretagna. In particolare i prezzi al consumo di settembre (0,5% a/a in aumento sul precedente 0,2%).