Le Borse sono in calo mentre alcune dichiarazioni influenzano i mercati

Wall Street

La volontà della Banca centrale USA di dare una svolta in senso restrittivo alle politiche monetarie è cosa ormai nota anche al di fuori dei mercati azionari. Ma ogni dichiarazione in tal senso appare, agli occhi degli operatori come un ulteriore tassello, seppur piccolo, che completa un quadro in evoluzione. Un quadro che crea qualche tensione. Ma le Borse sono in calo per diversi motivi.

L’ultimo, in ordine di tempo, è l’intervento di Lael Brainard, membro del consiglio dei governatori della FED il quale non solo ha descritto la tabella di marcia del FOMC sottolineandone il ritmo rapido, ma ha anche indicato il prossimo step nella riunione di maggio. Da qui una serie di vendite a Wall Street, che hanno accelerato, nella seduta di ieri, un clima fondamentalmente cauto. Anche perchè, sullo sfondo, resta l’ingombrante protagonista rappresentato dal settore obbligazionario. Infatti i titoli di Stato, oltre al già nominato fenomeno dell’inversione della curva dei rendimenti, deve fare i conti, letteralmente, con un decennale a stelle e strisce che è arrivato a segnare il 2,45%.

Le Borse sono in calo mentre alcune dichiarazioni influenzano i mercati

Altro elemento che offre più di uno spunto di riflessione agli operatori, almeno nell’immediato, è l’andamento delle quotazioni delle materie prime. Infatti oltre al già noto rialzo dei prezzi si è registrato, in parallelo, anche una sempre più ampia volatilità. Il problema, però, rischia di essere ancora più ampio dal momento che non riguarda più solo petrolio e gas ma anche le derrate alimentari. Come se ciò non bastasse, alcuni Paesi nordafricani iniziano a lamentare le prime carenze di grano, lo stesso che non arriva più a causa della guerra in Ucraina.

Parallelamente, inoltre, si sono sviluppati anche i timori di una possibile recessione in arrivo. Non più tardi di ieri, infatti, le cronache finanziarie riportavano i timori dei vertici di JP Morgan, e nello specifico del suo CEO Jamie Dimon, secondo cui ci sarebbero nuove forze che, nate oggi, regoleranno i mercati e l’economia per i prossimi anni.

Anche per questi motivi diversi analisti hanno rivisto i loro giudizi su diversi titoli. Tra questi Goldman Sachs che dal giudizio Sell su Clean Harbors, Inc. è passata a un rating Neutral. RBC Capital Markets ha declassato Carvana Codal precedente rating Outperform all’attuale Sector Perform. Le cose non vanno meglio nemmeno per First Solar Inc il cui giudizio BofA Securities ha abbassato a Underperform dal precedente Neutral.