Le Borse si inabissano portate a fondo dal crollo del Pil di USA e Germania

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Le Borse si inabissano portate a fondo dal crollo del Pil di USA e Germania. In particolare sprofondano i mercati azionari del Vecchio Continente sui pessimi risultati trimestrali di crescita delle economie. E anche Piazza Affari affonda sotto il peso delle banche e dei titoli dell’energia. Ma vediamo cosa è accaduto oggi.

Le Borse si inabissano portate a fondo dal crollo del Pil di USA e Germania

È stata una giornata durissima per le Borse con cali che hanno raggiunto fino al 4%. A far sprofondare i prezzi, sono stati i dati del Pil americano e di quello tedesco. Ma hanno contribuito anche i risultati trimestrali negativi delle aziende, che si sono fatti sentire in particolare in Piazza Affari.

Nel secondo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo degli Stati Uniti si è ridotto del 32,9%, il peggior crollo dal 1947. Un calo superiore anche a quello della grande crisi economica che si verificò negli anni ’30.

A questo dato profondamente negativo, si è aggiunto il pessimo dato del prodotto interno lordo del secondo trimestre dell’economia tedesca. L’economia di Berlino si è contratta del 10,1%, peggior calo dal 1970. Il dato è inferiore alle attese di una contrazione del 9%.

Sprofondano le Borse europee ma non Wall Street

Questi due dati hanno mandato a picco le Borse europee. Al termine della seduta l’indice tedesco Dax ha perso il 3,5%, ma è arrivato a perdere fino al 4%. L’indice italiano Ftse Mib (INDEX-FTSEMIB), ha vissuto una seduta in costante discesa. Al termine ha chiuso a 19.228 punti in ribasso del 3,3%. Un crollo forse inatteso nelle dimensioni. Ma gli scricchiolii in Piazza Affari avevano iniziato a farsi sentire già da qualche seduta (come avevamo indicato in questo articolo).

Da segnalare che la Borsa italiana e quella tedesca sono risultate le peggiori in Europa. E hanno subito un calo ben superiore al ribasso degli indici americani. Infatti con un dato sul Pil USA così negativo, ci si aspettava un’apertura della Borsa americana in profondo rosso. Invece dopo 2 ore di contrattazioni, al termine degli scambi in Europa, l’indice S&P 500 perdeva lo 0,7% e il Nasdaq lo 0,1%. Un dato, questo, molto curioso su cui vale la pena riflettere.