Le Borse si impennano per questo motivo mentre la Russia bombarda Kiev e a Piazza Affari volano questi titoli

enel

Nell’ultima seduta della settimana le Borse europee hanno reagito in un modo assolutamente inaspettato ai bombardamenti di Mosca su Kiev. Per molti può essere inspiegabile il rialzo di oltre il 3% dei listini azionari. Tuttavia, occorre valutare l’attuale situazione politico-economica con l’occhio di un investitore che muove milioni di dollari al giorno. Solo così si potrà capire perché i mercati azionari oggi sono stati inondati da ordini di acquisto mentre piovevano le bombe russe sull’Ucraina.

Per comprendere bene perché oggi le Borse hanno avuto una seduta al limite dell’euforia occorre ricordare l’andamento della Borsa di Wall Street di ieri. Ieri la Borsa USA ha aperto malissimo, l’indice tecnologico Nasdaq in apertura è sprofondato ai livelli più bassi dal marzo dello scorso anno. Però dopo un’ora di contrattazione ha invertito la direzione. I prezzi hanno iniziato a salire per chiudere in rialzo del 3,3%. L’indice S&P 500 ha chiuso con un rialzo inferiore della metà dell’apprezzamento del Nasdaq. Questo dato è un elemento importante per capire le ragioni del rialzo delle Borse.

Oggi le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo sulla scia del buon andamento delle Borsa americana. L’indice giapponese Nikkei 225 ha terminato la seduta in crescita di quasi il 2%. Stamani le Borse europee, dopo un avvio prudente, hanno cominciato a correre. Gli operatori con estremo cinismo hanno comprato a piene mani mentre l’esercito russo bombardava l’Ucraina. Alla fine della seduta l’Euro Stoxx 50 ha chiuso in rialzo del 3,7% e la Borsa di Francoforte del 3,6%. Londra ha guadagnato il 3,9%, mentre Parigi è salita del 3,5%.

Le Borse si impennano per questo motivo mentre la Russia bombarda Kiev e a Piazza Affari volano questi titoli

Perché le Borse sono rimbalzate con tanta decisione? Perché gli operatori hanno capito che le sanzioni contro la Russia saranno poca cosa e quindi non avranno un grosso impatto sugli interscambi Occidente-Russia. Per esempio, le sanzioni colpiranno solamente parzialmente il settore tecnologico. Questo è il motivo per cui il Nasdaq ieri ha viaggiato a ritmo doppio rispetto all’S&P 500. Inoltre, ieri il flusso di gas dal Paese asiatico verso l’Europa è cresciuto del 5%. Evidentemente le sanzioni non colpiranno duramente neanche il settore dell’energia. Infatti, oggi i prezzi del future del gas naturale sono scesi del 5% e i prezzi del petrolio sono calati nuovamente vicino ai 90 dollari al barile.

Se le Borse si impennano, Piazza Affari non è da meno e chiude con un rialzo del 3,7%. Alla fine della seduta il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato gli scambi a 25.773 punti. Tra i primi 8 titoli per performance del paniere delle blue chip, 4 sono utility. Enel ha guadagnato il 5,7%, Italgas il 5,4%, Terna quasi il 5% e A2A il 4,6%. Il motivo è molto semplice. Il giro d’affari di queste società non subirà contraccolpi dalle sanzioni contro la Russia.

Approfondimento

Il punto sui mercati

Consigliati per te