Le Borse internazionali ancora non si fidano

mercati azionari

Cosa sta succedendo sui listini mondiali? La risposta è molto semplice: le Borse internazionali ancora non si fidano. Ma questo non è sufficiente per creare timori. Risultato: alla fine il verde è presente un po’ su tutti i listini.

I listini europei

Il Vecchio Continente, quindi, sfoggia un segno più ovunque. Quando mancano 10 minuti alle 15, infatti, il Ftse Mib italiano vede un incoraggiante +1%. 0,76% e 0,82%, rispettivamente, sul Cac 40 di Parigi e sul Dax di Francoforte. Da parte sua il Ftse 100 di Londra si deve accontentare di un +0,3%. Risulta chiaro che in questa fase è proprio la piazza di scambio tricolore quella meglio posizionata.

I rating a Piazza Affari

Partendo da questo punto, ad esempio, può essere interessante, invece, considerare alcuni rating e raccomandazioni degli analisti. La prima è quella di Deutsche Bank che vede un buy su Snam (target fissato a 5 euro). Altro buy, ma questa volta da Jefferies su Fca (12 euro) mentre Kepler Cheuvreux vota per Nexi (buy a 18 euro) oltre a Unieuro (17,60 euro) sempre con rating buy.

La situazione a Wall Street

La prova che le Borse internazionali ancora non si fidano arriva proprio da oltre oceano. Wall Street, infatti, non è dello stesso avviso dell’Europa. Alle 15.10 (ora italiana) incoraggiata dal ritorno di Trump alla Casa Bianca, non va oltre un atteggiamento contraddittorio. Infatti l’S&P 500 e il Dow oscillano tra lo 0,2% il primo e lo 0,5% il secondo. Invece il Nasdaq scende in territorio negativo con un -0,2%. Volendo segnalare qualche titolo anche in Usa si può citare Alexion Pharmaceuticals Inc. (NASDAQ: ALXN). Wedbush Securities ha ribadito il suo rating outperform con target price di 156 dollari. Conferma anche per Boeing Co. neutral di Credit Suisse con target in aumento da 154  a 184 dollari.

Gli eventi più importanti nel calendario macroeconomico

Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. I dati più interessanti di oggi è da citare solo quello relativo agli ordini tedeschi all’industria di agosto saliti del 4,5% invece del precedente 3,3%.