Lo stacco dei dividendi a Piazza Affari e la stagione delle trimestrali a Wall Street hanno distratto solo relativamente l’attenzione. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è arrivato dall’altro lato dell’oceano. Nello specifico riguarda il crollo delle quotazioni di Netflix che per la prima volta ha dovuto ammettere la perdita di abbonati. Intanto crescono le attese per i report in arrivo sulle trimestrali a stelle e strisce. Nel frattempo, però, alcuni analisti hanno deciso di rivedere le varie posizioni sui diversi nomi, in vista, appunto, anche dei cambi di rotta possibili con i risultati sui conti dei primi tre mesi.
Ad esempio Rosenblatt ha deciso di avviare la copertura di titoli come Alphabet Inc., giudicato degno di un rating Buy e di un prezzo target di 4.183 dollari. Ma non è il solo, sempre la stessa casa d’affari ha guardato verso Amazon.com Inc. In questo caso si è parlato di un rating Neutral con target a 3.000 dollari.
In tutto questo, però le Borse continuano a restare guardinghe e a non farsi troppe illusioni. Anche perchè a richiamare alla dura realtà, questa volta, ci ha pensato la Cina. Se i dati macro pubblicati recentemente permettono di avere un PIL incoraggiante ma consumi in calo e disoccupazione in aumento, adesso è la volta della Banca centrale cinese che, a differenza delle attese, ha deciso di non intervenire sui tassi. Niente stimoli, dunque, all’economia di quella che, per molti versi, potrebbe essere vista come la prima potenza economica mondiale.
Le Borse continuano a restare guardinghe ed anche gli esperti rivalutano nuovi titoli
Volendo restare in Italia, invece, come detto, la situazione è stata caratterizzata, nelle scorse ore, dalla questione dei dividendi. Sul fronte dei rating, invece, alcuni Buy richiamano titoli come Unieuro, che incassa un Buy da Banca Akros (t.p a 23 euro), e Stellantis (buy anche qui a 23 euro). Ma il titolo della galassia Agnelli ha attirato le attenzioni anche di Bestinver che lo considera Buy con target tra 26 e 28 euro.
Intanto, guardando ad altri dati macro in arrivo, è impossibile non pensare ai prezzi alla produzione in Germania. Il risultato di marzo sul settore industriale ha registrato un saldo pari al +30,9% anno su anno.