A Piazza Affari è ben noto il peso enorme che hanno le banche sull’andamento dell’indice principale. Questo è il motivo per cui il FTSE MIB, causa debolezza delle banche, non riesce a seguire il rialzo degli altri listini.
Delladebolezza delle banche si parlava già nell’articolo del 4 Ottobre (Il 4 Ottobre è iniziato il tracollo delle banche italiane? I livelli da monitorare)
La seduta del 4 Ottobre ha visto l’indice delle banche italiane perdere oltre il 2%. Una brutta batosta che ha messo in allarme gli investitori.
C’è da preoccuparsi realmente?
Se guardiamo il grafico notiamo come le quotazioni si siano fermate in prossima dell’ultima resistenza prima del I° obiettivo naturale (13013) in area 12295 e il 4 Ottobre si sono fermate sull’ultimo supporto prima dell’inversione in area 11848.
D’altra parte il segnale in corso, seppure con intensità ridotta, rimane valido.
A questo punto c’è da monitorare solo i due livelli indicati in precedenza. La loro rottura, confermata in chiusura di seduta, darà direzionalità alle quotazioni.
Il supporto non ha retto e le quotazioni hanno accelerato al ribasso complici le cattive notizie giunte dalle varie agenzie di rating.
Tutto quindi procede verso il I° obiettivo naturale in area 11284. Al raggiungimento di questo obiettivo, che dista poco meno del 1.5% dai livelli attuali, potremmo assistere a un’inversione rialzista.