Qualche mese fa in un report dell’Ufficio Studi si evidenziava come La collaborazione con Amazon e Alibaba avrebbe potuto far volare le azioni Ratti. Purtroppo nulla di tutto ciò si è verificato e abbiamo assistito a una ripresa del ribasso. Tuttavia, adesso le azioni Ratti sono vicine a un supporto che potrebbe favorirne la ripartenza.
Al momento, infatti, non c’è più alcun ostacolo lungo il percorso della proiezione ribassista che porta al I obiettivo di prezzo in area 3,59 euro. Da notare che questo livello già in passato ha frenato la discesa delle quotazioni. D’altra parte il rialzo che ne è scaturito ha sempre avuto vita breve. Da fine 2020, infatti, le quotazioni del titolo Ratti si sono mosse all’interno dell’ampio trading range 3,59 euro – 4,00 euro. Solo la decisa rottura di questi livelli in chiusura settimanale potrebbe favorire la ripartenza di un movimento direzionale di ampio respiro.
Qualora dovesse prevalere lo scenario ribassista gli obiettivi sono quelli indicati in figura con la massima estensione che si trova in area 2,32 euro. Al rialzo, invece, il titolo potrebbe portarsi in prossimità dei massimi del 2020. In ogni caso, prima di fare una qualunque previsione al rialzo bisogna prima attendere l’inversione rialzista.
Dal punto di vista dei fondamentali il titolo Ratti non è molto ben messo. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, il titolo risulta essere fortemente sopravvalutato.
Prima di concludere diamo un’occhiata ai volumi scambiati giornalmente sul titolo. La media degli ultimi mesi vede un volume medio di circa 15.000 azioni scambiate settimanalmente. Ciò vuol dire una media giornaliera di 3.000 azioni per un controvalore di circa 10.000 euro. Fare, quindi, molta attenzione e non entrare sul titolo con somme ingenti. Si potrebbe rischiare, infatti, di movimentare da soli l’andamento del titolo con il rischio di rimanere incastrati.
Le azioni Ratti sono vicine a un supporto che potrebbe favorirne la ripartenza: le indicazioni dell’analisi grafica
Ratti (MIL:RAT) ha chiuso la seduta del 14 ottobre invariato rispetto alla seduta precedente a quota 3,75 euro.