Le aziende pensano seriamente di lasciare a casa i dipendenti

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Capgemini Research Institute ha fatto un’indagine sulla produttività e sulle prime impressioni per quanto riguarda l’adozione dello smartworking. Da questo studio risulta che le aziende pensano seriamente di lasciare a casa i dipendenti in futuro. In altre parole: favorire il lavoro da casa. Il motivo? Le imprese italiane hanno notato un forte aumento della produttività nel terzo trimestre 2020. Parallelamente i dipendenti hanno sentito di più il carico della responsabilità con l’introduzione della modalità di lavoro agile.

Chi lavora di più

I dipendenti più produttivi sono stati quelli dediti alle funzioni IT e digitali, seguiti dal servizio clienti, vendite e marketing. Come possiamo notare, la digitalizzazione e l’utilizzo di tecnologie hanno messo i dipendenti nelle condizioni di lavorare bene tra le mura di casa. L’avvento dell’intelligenza artificiale ha agevolato molto questo compito.

Meno produttività

C’è da dire, però, che non tutto si può fare restando a casa. Il caso evidente è degli ambiti produzione e manufacturing. Infatti in questi casi, produrre di più e meglio da casa, diventa impossibile per ovvi motivi.

Smartworking in futuro

Alla luce di questi dati, le aziende hanno intenzione di stravolgere i piani operativi dei propri dipendenti. Le imprese ipotizzano che con il lavoro agile, il grado di produttività nei prossimi tre anni, aumenterà del 17%. Per le imprese i benefici non sono solo produttivi ma anche sui costi fissi. Ebbene, guardando al bilancio societario, negli ultimi quattro mesi, le aziende hanno risparmiato tanti soldi sui costi fissi.

Perciò, la prospettiva dello smartworking va perseguita in futuro. Gli effetti benefici sono molteplici: si ottiene più produttività dal lavoratore e ed un sensibile risparmio sia per l’azienda che per il lavoratore stesso. Di conseguenza le aziende non hanno paura, una volta superata la bufera coronavirus, di continuare a tenere i dipendenti in smartworking. Cosa pensano i diretti interessati? La maggior parte si trova a proprio agio a lavorare da casa ma ha una paura: il troppo stress.  Intanto le aziende pensano seriamente di lasciare a casa i dipendenti.