L’Agenzia delle Entrate può pignorare i soldi dello stipendio senza preavviso

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È possibile che l’azione di riscossione dell’Agenzia delle Entrate punti al pignoramento dello stipendio di un lavoratore? In tal caso, quanti soldi si rischia di perdere in busta paga a causa dell’azione esecutiva? Di seguito vi illustriamo cosa si rischia con il pignoramento dello stipendio.

Quando l’Agenzia delle Entrate Riscossione può pignorare lo stipendio

L’Agenzia delle Entrate può pignorare i soldi dello stipendio senza preavviso e lo mette in chiaro proprio l’art. 72-bis del D.P.R. 602/73. Secondo quanto stabilisce la norma, l’AdE può agire senza obbligo di avviso nei riguardi del debitore. Come fa a sottrarre i crediti dovuti? Il pignoramento dello stipendio rientra tra quelli che vengono definiti pignoramenti verso terzi. In buona sostanza, i lavoratore si può ritrovare, da un giorno all’altro, senza soldi in busta paga o con una quota bloccata in banca a causa dell’azione esecutiva. L’ufficio Riscossione dell’AdE può dare direttamente ordine al datore di lavoro o alla banca di bloccare una quota di denaro in ottemperanza ai limiti previsti dalla Legge. Come molti sapranno, l’azione di pignoramento è un’azione estrema che fa seguito a precedenti avvisi di pagamento e intimazioni.

In questo tipo di pignoramento non avviene un consueto procedimento giudiziale. Questo perché è il Fisco stesso che, posto a giudice, ordina al terzo, datore di lavoro o banca, la corresponsione delle somme dovute. Questa è una netta differenza che intercorre tra il pignoramento ordinario e quello che ordina l’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Esistono dei limiti agli importi da pignorare e all’opposizione

L’Agenzia delle Entrate può pignorare i soldi dello stipendio senza preavviso dopo una intimazione di pagamento. Naturalmente, secondo quanto prevede il summenzionato articolo di Legge, esistono dei limiti al pignoramento le cui cifre sono indicate qui. Questo vuol dire che, sebbene l’azione risulti immediatamente esecutiva, il lavoratore non verrà certamente privato dell’intero ammontare dello stipendio o del conto corrente in banca.

In alcuni casi, e dietro una accurata analisi di esperti legali, è possibile opporsi al pignoramento dello stipendio. In linea generale, il contribuente che ha subìto l’azione esecutiva ha 20 giorni di tempo per opporsi all’azione esecutiva.