La vittoria di Torrealba

ProiezionidiBorsa

La riunione dell’OPEC di Vienna dello scorso venerdì ha restituito un risultato assolutamente inaspettato, anche se non così sorprendente se si considerano le premesse. La rivisitazione degli attuali livelli di produzione a 30 milioni di barili al giorno verso un livello addirittura più alto a 31.5 milioni al giorno rappresenta l’imposizione nettissima della linea politica dell’Arabia Saudita, il primo produttore OPEC, ma segna anche la fine dell’organizzazione così come la conosciamo. Se prima di venerdì l’OPEC ha sempre agito in modo unitario l’impostazione dei livelli di produzione medi a 31.5 mln barili/giorno, che tuttavia rappresentano comunque l’output corrente medio, e la rimozione del tetto massimo alla possibilità di estrazione e immissione di barili sul mercato, sanciscono il primo passo verso l’abbandono della politica concordata e aprono la strada ad un aggravamento della frattura interna.



Se da un lato i paesi più deboli hanno subito una pesante sconfitta, dall’altro i membri del golfo, con l’Arabia Saudita in testa, affermano ancora di più il proprio peso puntando sul mantenimento della propria fetta di mercato rendendo ancora più evidente la strategia di guidare i membri più deboli fuori mercato. Le instabilità politiche faranno il resto rendendo ancora più fragili i produttori nordafricani e sudamericani in cui iniziano a farsi sentire le pressioni interne. È notizia di queste ore il successo in Venezuela dell’opposizione anti-chavista di Torrealba che guadagna la maggioranza in parlamento scalzando il presidente Maduro.

Tuttavia le quotazioni del greggio, dopo un’iniziale fase di shock, hanno consolidato l’area di 39.50 USD/barile per il contratto WTI, attestandosi su livelli più bassi dei minimi toccati in queste ultime settimane, ma senza affondare.

Il mercato sconta infatti una ripresa sostanziale della domanda a partire dalla prossima metà del 2016 e la frattura interna all’OPEC che dovrebbe andare a variare gli attuali equilibri con una possibile rivisitazione dei livelli di produzione non guidata a livello collegiale, ma su scala locale o regionale.

 

Market Movers

15:00 Eurozona Riunione Eurogruppo

16:00 Regno Unito Discorso Carney (BOE)

18:30 Stati Uniti Discorso Bullard (FOMC)

 

EURUSD

La giornata inizia con una decisa debolezza della moneta unica nei confronti del biglietto verse per effetto di un deciso rimbalzo dei mercati europei in apertura di sessione che seguono i rialzi delle principali borse asiatiche. Il rapporto EURUSD si attesta in area 1.0814 dopo un fortissimo rimbalzo dai minimi in area 1.05 fino a quota 1.10 in una delle settimane più volatili degli ultimi mesi. L’assenza di dati macroeconomici per la giornata di oggi concentrerà l’attenzione sulla riunione dell’eurogruppo e sulla performance dei mercati azionari in rialzo che guideranno la moneta unica in territorio di debolezza, ma con un sensibile livello tecnico di supporto in area 1.08.

 

GBPUSD

La sterlina inglese segue a ruota l’euro nella fase di debolezza in apertura di sessione europea attestandosi in area 1.5050 nel rapporto con il biglietto verde che continua a recuperare terreno contro tutte le principali valute. Anche per il cable, dopo aver toccato area 1.5150, il livello di 1.5050 rappresenta per la prima fase della giornata un livello di supporto piuttosto rilevante che potrebbe fornire spunti per un rimbalzo dalla forte discesa degli ultimi giorni.

 

USDJPY

Riprende il rafforzamento del biglietto verde dopo la forte discesa della scorsa settimana insieme al recupero piuttosto marcato delle piazze azionarie dei principali listini asiatici con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che guadagna quasi un punto percentuale. Di converso il rapporto tra dollaro USA e yen giapponese ritorna verso quota 123.50 in prossimità della parte alta della banda di stabilità tra 122.20 e 123.50 che sta descrivendo tutti i movimenti delle ultime settimane. L’assenza di dati macroeconomici e di eventi rilevanti potrebbe aprire la strada ad un comportamento piuttosto tecnico per la giornata di oggi che potrebbe vedere lo storno da quota 123.50 verso un certo rafforzamento dello yen.

 

Emanuele Rigo