Lo dicono tutti: l’acqua di mare non si può bere. Non si tratta di fandonie, l’acqua salata marina è veramente pericolosa per la nostra salute. Secondo uno studio, però, la verità è che possiamo bere l’acqua di mare in questi rari casi.
Perché l’acqua di mare fa male?
La risposta sta nell’alta concentrazione di sale nell’acqua del mare: il ben 3,5 percento. Il nostro sangue, invece, raggiunge appena lo 0,9 percento.
Bevendo acqua di mare, soprattutto se in grandi quantità, si crea un sovraccarico di sale nel corpo. Ciò provoca la disidratazione delle cellule per osmosi.
Per espellere il sale in eccesso, inoltre, il corpo ha bisogno di creare molta più urina del normale. Questo porta a una paradossale disidratazione, a un aumento dei battiti cardiaci e, alla fine, a un blocco renale che può provocare la morte. Bere questo tipo di acqua è quindi molto pericoloso.
Come tuttavia confermato da uno studio, la verità che che possiamo bere l’acqua di mare in questi rari casi.
Come bere l’acqua di mare
Questa conoscenza si può applicare solo in situazioni gravissime e in caso di naufragio. Il corpo, infatti, non ne gioverà anche se resteremo in vita.
Il primo passaggio è quello di cercare di disidratarsi il meno possibile. Per farlo è meglio evitare qualsiasi attività fisica e di sudare muovendosi o stando al sole.
Solo se assolutamente necessario si potrà bere l’acqua di mare, ma comunque molto lentamente, al ritmo di un cucchiaio all’ora.
L’acqua non va inghiottita immediatamente. Bisogna, cioè, tenerla in bocca lasciando che si riempia di saliva e il gusto di sale svanisca.
Questo minimo apporto di acqua può aiutare il corpo a sopravvivere in assenza di cibo. Tutto ciò è stato provato da un esperimento condotto nel 2004 presso le isole Canarie durante il III Congresso sull’Acqua di Mare. Alcuni volontari sono stati messi su una nave per una settimana senza acqua dolce. Costretti a bere solo acqua di mare questi sono sopravvissuti, perdendo però considerevoli quantità di peso.