La vera storia dietro ai grissini torinesi

grissini

Un prodotto sfizioso, croccante, da sgranocchiare durante il pasto e nei momenti di noia. Di cosa sto parlando? Naturalmente dei grissini! Nonostante siano famosi in tutta la penisola questo prodotto da forno è originario di Torino ed è legato alla monarchia sabauda. Questa storia vi incuriosisce? Allora continuate a leggere: qui sotto troverete la vera storia dietro ai grissini torinesi!

Bastoncini croccanti per risolvere un’intolleranza alimentare

Per conoscere la vera storia che c’è dietro ai grissini torinesi partiamo da lontano. Precisamente, questo alimento risale alla seconda metà del XVII secolo: il suo nome prende spunto da un pane allungato piemontese, chiamato grissia o ghërsa. Nel 1679 Aldo Brunero inventò questi bastoncini croccanti per risolvere un’intolleranza alimentare dell’erede della casa reale, Vittorio Amedeo II di Savoia. Il rampollo, infatti, era particolarmente inappetente, cagionevole di salute e, per di più, non riusciva a digerire la mollica del pane. Questa ricetta riscosse subito un grande successo sia fra i nobili che fra i popolani. Infatti, presenta molti vantaggi rispetto a una comune pagnotta: si conserva molto più a lungo ed è più digeribile. La lunga conservazione del grissino evitò anche dei problemi igienici alla popolazione torinese.

I golosi estimatori dei grissini torinesi

Fra gli estimatori di questa invenzione culinaria si attestano grandi nomi. Si narra che il re Carlo Felice li mangiucchiasse durante le rappresentazioni al Teatro Regio, recando non poco fastidio al resto del pubblico. Napoleone, poi, rimase talmente colpito dai “petit batons de Turin” (i piccoli bastoni di Torino) che creò un collegamento ferroviario con Parigi, dedicato specificatamente al loro trasporto. Carlo Emanuele III, invece, non riusciva a farne a meno nemmeno in viaggio. Infatti, si fece costruire un apposito contenitore per portarli con sé durante la propria luna di miele con Polissena d’Assia-Rheinfels-Rotenburg. Anche Claude Valery rimase piacevolmente colpito dal loro gusto e dal fatto che fossero abbastanza economici.

E voi conoscevate la vera storia dietro ai grissini torinesi? Se volete provare a farli a casa, ecco una ricetta che fa per voi!

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