Non è parte della nostra tradizione la figura di Babbo Natale.
Solitamente, i regali li portano Santa Lucia, il Bambin Gesù, la Befana il 6 gennaio, oppure da San Nicola. Proprio su san Nicola ci si dovrebbe concentrare: negli altri Paesi è noto come Santa Claus, Father Christmas. Nella versione italianizzata e moderna, Babbo Natale. Pensiamo a lui come gioviale anziano rossovestito, portatore di giocattoli a bordo di una slitta, ma la sua storia risale al III secolo d.C.
La vera storia di Babbo Natale
La vera storia di Babbo Natale è legata alla leggenda di San Nicola.
Si ritiene che San Nicola sia nato intorno al 280 d.C. a Patara, vicino a Myra, nell’odierna Turchia. Molto ammirato per la sua pietà e gentilezza, San Nicola divenne oggetto di molte leggende. Come San Martino, si diceva avesse donato tutta la sua ricchezza ereditata e avesse viaggiato per le campagne, aiutando i poveri e i malati.
Nel corso di molti anni, la popolarità di San Nicola si estese e divenne noto come il protettore dei bambini e dei marinai. Attorno all’anno Mille, dei mercanti trafugarono le sue spoglie, alloggiandole in quella che sarebbe diventata la basilica di San Nicola di Bari.
San Nicola in Italia
Tradizionalmente, la festa viene celebrata il giorno della sua morte, il 6 dicembre. A Bari, però, le festività in onore del santo ricorrono anche a maggio, per celebrare la traslazione delle spoglie da Myra al capoluogo pugliese. A questo evento accorrono migliaia di persone non solo dal Mezzogiorno, ma anche dalle nazioni che seguono i riti cristiano-ortodossi.
Il 6 dicembre era tradizionalmente considerato un giorno fortunato per fare grandi acquisti o per sposarsi. Anche dopo la riforma protestante, quando la venerazione dei santi cominciò a essere scoraggiata, San Nicola mantenne il poprio culto, soprattutto in Olanda.
Grazie agli immigrati olandesi che avrebbero fondato “Nuova Amsterdam”, Sinter Klaas (San Nicola) approda in America ,verso la fine del XVIII secolo.
La leggenda arriva oltreoceano
Nel 1809, lo storiografo Washington Irving contribuì a rendere popolari le storie di Sinter Klaas. Egli definì san Nicola il patrono di New York nel libro “The History of New York”. Man mano che la sua importanza cresceva, Sinter Klaas acquisiva descrizioni sempre più bislacche.
Soltanto nel 1881, il fumettista politico Thomas Nast creò la prima immagine moderna di Babbo Natale. Il suo fumetto, apparso su Harper’s Weekly, raffigurava Babbo Natale come lo conosciamo. Un uomo paffuto e allegro dalla folta barba bianca, con in mano un sacco carico di giocattoli per bambini fortunati. È Nast che ha regalato a Babbo Natale il vestito rosso brillante bordato di pelliccia bianca, l’officina del Polo Nord, gli elfi e sua moglie, la signora Claus.
Una figura che è riuscita a viaggiare molto, fra i secoli e perfino fra i continenti.