Se c’è un settore che è andato in controtendenza rispetto ai ribassi di Wall Street nella storia, quello è sicuramente l’assistenza sanitaria. E ultimamente si sta affacciando all’orizzonte un nuovo modo di intendere questo segmento di mercato, basato essenzialmente sulla tecnologia: la telemedicina.
Un binomio che potrebbe sembrare troppo futuristico, ma che nei numeri è già molto interessante.
Dati positivi per il settore Health Care nella storia
Se guardiamo all’ultima grande crisi finanziaria del 2008, il settore HC è andato sicuramente in controtendenza. Mentre quasi 10 milioni di posti di lavoro andarono in fumo, l’assistenza sanitaria mostrò una forza contraria impressionante e ci fu addirittura un incremento esponenziale delle assunzioni, soprattutto tra il 2006 e il 2014.
A supporto di tale tesi troviamo anche i dati sulla spesa negli USA dedicata all’assistenza sanitaria, che risulta essere quasi il 20% dell’intero PIL. Un trend in perfetta sintonia con l’aumento della popolazione over 65, che si stima sarà destinata ad aumentare notevolmente nei prossimi 30 anni.
La sfida della telemedicina
Se l’Healthcare è un settore molto forte a Wall Street, il ramo che fa uso della tecnologia lo è ancor di più, rappresentando una vera sfida per il futuro. La telemedicina, che in Italia è praticamente sconosciuta, è ormai un realtà affermata negli Stati Uniti. Gli investimenti nel settore sono stati notevoli, con cifre che si aggirano intorno ai 5 miliardi di dollari nei primi mesi del 2019. Non a caso molte aziende come Apple, Google, Amazon o JP Morgan, hanno acquisito compagnie del settore per entrare nel business.
La tecnologia a servizio dell’assistenza sanitaria.
La possibilità di evitare file chilometriche, mantenere la propria privacy casalinga ed evitare di spostarsi in città lontanissime in cerca di un luminare in grado di effettuare una diagnosi efficace, sono soltanto alcuni dei vantaggi che porta la telemedicina.
I dati statistici
Secondo alcuni sondaggi condotti da UnitedHealth Group, il 75% delle persone intervistate si è detto interessato alla telemedicina e ha dichiarato di dover annullare visite specialistiche per motivi di lavoro, cosa che non avverrebbe più in regime di telemedicina. Inoltre la fruizione di questa nuova forma di assistenza sanitaria è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi 5 anni, con un incremento superiore al 600%.
I titoli del settore da monitorare a Wall Street
Le aziende che sono riuscite a mettersi in carreggiata hanno un futuro molto promettente. La già citata UnitedHealth Group (UNH) ha avviato le prime sedute di telemedicina nel 2016 ed ha all’attivo più di 500.000 clienti in tal senso. Una gran parte dei clienti che hanno usufruito delle sessioni di telemedicina sono stati i trentenni, segno di una generazione molto attenta all’argomento innovazione.
Strettamente collegata a UnitedHealth Group troviamo Teladoc (TDOC), un’azienda nata nel 2002 e specializzata esclusivamente in assistenza sanitaria digitale. Attualmente è tra i maggiori players del settore, con il 50% dell’intera quota di mercato degli Stati Uniti.
In conclusione va detto che se anche giganti del calibro di Apple e Amazon hanno fiutato il business della telemedicina, è facile pensare che questo settore abbia davvero grosse potenzialità per il futuro, forte anche di un connubio con un settore altrettanto forte come quello tecnologico.