Nonostante un ottimo 2021 la svolta rialzista del titolo Interpump è ancora lontana.
Qui di seguito i principali numeri relativi al bilancio 2021. Interpump ha chiuso il 2021 con vendite nette in rialzo del +20,1%. L’EBITDA è stato pari a 379,8 milioni di euro con una crescita del 29,1%. L’utile netto normalizzato è stato pari a 216,4 milioni di euro con una crescita del 47,5%. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 è pari a 494,9 milioni di euro rispetto ai 269,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
La tendenza in corso è ribassista e vede all’orizzonte il II obiettivo di prezzo in area 43,80 euro. Su questo livello, poi, si decideranno le sorti di medio termine del titolo. La sua rottura, infatti, porterebbe al raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 33,2 euro.
La sua tenuta, confermata da una chiusura settimanale superiore a 48,16 euro, farebbe scattare una nuova proiezione rialzista con massima estensione in area 65,18 euro.
La valutazione di Interpump Group
Dal punto di vista dei fondamentali Interpump è messa molto bene. La società, infatti, gode di fondamenta solide. Oltre il 70% delle aziende presenta dati peggiori in termini di crescita, redditività, indebitamento e visibilità.
Nell’ultimo anno, gli analisti hanno regolarmente rivisto al rialzo le stime sul fatturato della società. Le previsioni di fatturato della società, poi, sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti che si sono occupati del titolo.
Tuttavia, tra i punti negativi di Interpump ricordiamo la sua eccessiva valutazione in termini di multipli di mercato. Con un rapporto prezzo/utili di 25,4 volte il risultato del 2021, la società opera a livelli di multipli relativamente elevati.
Secondo gli analisti che coprono Interpump il consenso medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprima una sottovalutazione del 23,8% rispetto attuali quotazioni.
La svolta rialzista del titolo Interpump è ancora lontana. I possibili livelli di inversione secondo l’analisi grafica
Il titolo Interpump (MIL:IP) ha chiuso la seduta del 1 marzo a quota 46,96 euro in ribasso del 3,10%, rispetto alla seduta precedente.
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