Il cioccolato piace a tutti, grandi e piccoli. Anche i meno golosi non riescono a resistere alla piacevolezza di un cubetto di cioccolato a fine pasto, magari abbinato ad un buon caffè. Ce ne sono di tantissime varietà e ognuno ha le sue preferenze. Da quello dolcissimo bianco al sofisticato extra fondente, passando per le varianti più goduriose arricchite con nocciole, scaglie di cocco, frutta secca e tanto altro…
Ma proprio in questo periodo, un nemico del cioccolato è in agguato. Con l’arrivo della bella stagione, le temperature sono infatti in costante aumento. E questo è un grave problema per gli amanti del cioccolato, in quanto la sua conservazione comincia ad essere difficoltosa. Possiamo dire che le uova di Pasqua rappresentano l’ultima occasione per godersi questa prelibata dolcezza.
Ma perché rinunciare a tanta bontà che, tra l’altro, fa anche bene?
Tutto sta nel metodo di conservazione. Vediamo allora qual è la soluzione più semplice ed efficace per non rinunciare a questa straordinaria golosità anche quando fa caldo.
Frigorifero
In un articolo di ProiezionidiBorsa è già stato ben spiegato perché il cioccolato non vada tenuto in frigorifero. Tuttavia, nei casi più estremi, ad esempio in pieno luglio col termometro che sfiora i 40 gradi, è possibile tenere il cioccolato in frigorifero. Ma solo a determinate condizioni:
a) avvolgerlo in carta d’alluminio in modo che non assorba altri eventuali odori;
b) riporlo all’interno di un contenitore a chiusura ermetica;
c) sistemare il contenitore sul ripiano più basso del frigorifero;
d) toglierlo dal frigo almeno 1 ora prima del consumo in modo che riacquisti la sua inconfondibile fragranza e il suo caratteristico sapore.
Congelatore
L’alternativa al frigorifero, ottima soprattutto in caso di praline, cremini e cioccolatini ripieni, è il congelatore.
Anche in questo caso, basta avvolgere il cioccolato in carta d’alluminio o in sacchetti a doppio strato.
Per lo scongelamento: 2 giorni prima del consumo trasferirlo in frigorifero, e poi tenerlo altre 24 ore a temperatura ambiente. Così facendo non si corre il rischio di un eventuale shock termico e il gusto del cioccolato non sarà minimamente alterato.
Scadenza
Vista la soluzione più semplice ed efficace per non rinunciare a questa straordinaria golosità anche quando fa caldo, ricordare che in generale la scadenza del cioccolato varia in base alla tipologia. Il fondente artigianale di alta qualità si conserva per molto tempo, addirittura 2 anni, quello al latte sarebbe da consumare entro 1 anno, mentre quello bianco – quasi completamente costituito da grassi, entro l’arco di 6 mesi.