La solidarieta’ dei supernonni in tempi di coronavirus

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La solidarieta’ dei supernonni in tempi di coronavirus.

Ai nonni ho sempre riconosciuto un valore superiore, fatto di conoscenza e di universale capacita’ di percepire i segnali del mondo. A meta’ tra il terreno e il divino, i miei nonni hanno e avrebbero continuato a sorreggere sulle loro spalle il peso dell’intera famiglia. Ed e’ cosi’ che il veterano di guerra, sig. Moore, 99 anni, ha raccolto 2 milioni di sterline per la lotta al coronavirus. Un gesto nato per riconoscenza verso i medici e gli operatori sanitari che, dopo una frattura dell’anca, lo hanno operato e aiutato a rimettersi in piedi.

L’ex capitano Tom Moore, con l’aiuto dei suoi familiari, ha avviato una campagna on line di beneficenza per la raccolta di fondi da devolvere agli ospedali inglesi. In cambio, con lo stesso ardore del reduce di guerra, ha promesso di fare 100 giri del suo giardino con il deambulatore che lo tiene in piedi. Impresa ardita da compiere entro il 30 aprile, giorno del suo compleanno, quando compira’ 100 anni. Il sig. Moore, incredulo di aver raggiunto, in cosi’ poco tempo, una cosi’ lauta raccolta, ha deciso di non fermarsi piu’ e continuare nella sua impresa audace anche quando avra’ terminato i 100 giri!

La gravità della pandemia

Veterano di guerra in Asia durante la Seconda Guerra Mondiale, Tom ha dimostrato di comprendere esattamente la gravita’ della pandemia. Infatti, ha riportato i numeri delle vittime giornaliere e ha annoverato il disastro che essa sta provocando oltremanica. Ha parlato di sofferenza dei popoli e del suo popolo e, ad un tempo, di speranza. Espressione di onore, senso di umanita’, di solidarieta’ di audacia e di altruismo, il sig. Moore, alla splendida eta’ di 100 anni, e’ un esempio per il genere umano! Come e’ vero che e’ il cuore che ci fa essere “vecchi” o “giovani”. Avevamo bisogno di segnali di speranza e di virtu’ morale ed ancora una volta questo insegnamento arriva dai nostri cari nonni.

Pertanto, se qualcuno sottolinea che in Italia si sono registrati piu’ decessi perche’ la popolazione e’ piu’ anziana, declino la precisazione. Di contro, rispondo, con fermezza: “difendiamoli. Difendiamo i nostri nonni, i nostri genitori, con tutte le nostre forze”. Essi sono la ragione per cui siamo al mondo, il nostro futuro e le nostre radici e, molti di loro, capaci di fare 100 volte quello che fa una persona in piena salute.

La solidarieta’ dei supernonni in tempi di coronavirus. L’esempio della sig.ra Antonietta

Anche nonna Antonietta, 90 anni, nel bisogno di fare qualcosa per il paese, ha iniziato a cucire mascherine di tessuto, insieme alla figlia ed e’ arrivata a quota 10 mila. Anch’ella e’ in pena per quanti medici, infermieri e sanitari, sono obbligati ad andare ogni giorno a lavoro, rischiando la vita. Quindi, con questo gesto laborioso, l’anziana ha voluto esprimere la sua solidarieta’ al mondo, per sentirsi utile alla causa. Quindi, continua a realizzare mascherine che cuce e dona dove occorre, dove la mano dell’uomo possa raggiungere quella dell’altro uomo. Voglio concludere questo articolo, che contiene un messaggio di speranza e di coraggio, con le parole del capitano Tom. “ La fortuna aiuta gli audaci…. e tutti gli operatori sanitari sono audaci”. “ Ho sempre pensato, durante la mia lunga vita, che domani sara’ un giorno migliore. Lo penso ancora”.