La scienza rivela come allungare di vent’anni la vita agli uomini ma costa sacrifici

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Molti di noi vorrebbero vivere il più a lungo possibile, magari in salute. La nostra aspettativa di vita dipende da numerosissimi fattori. Certamente dipenderà dal materiale genetico ereditato dai nostri genitori. Dipenderà anche dall’ambiente che ci circonda, da qual che mangiamo, da dove viviamo. Dipenderà dal fatto di essere maschi o femmine. Ora la scienza rivela come allungare di vent’anni la vita agli uomini ma costa sacrifici.

Maschi ed eunuchi della Korea

Nei mammiferi, esseri umani compresi, le femmine tendono a vivere più a lungo dei maschi. Non è ben chiaro perché questo succeda. Un’ipotesi potrebbe essere legata agli ormoni. Gli androgeni e gli estrogeni influenzano in vario modo il processo di invecchiamento. Gli ormoni maschili influenzano in maniera negativa il sistema immunitario e predispongono a problemi cardiaci. Gli ormoni femminili invece sembrano proteggere il sistema di invecchiamento. Si è potuto notare inoltre che gli Eunuchi della Korea (con una diminuzione degli ormoni maschili) vivevano mediamente 14 anni in più degli altri maschi (Min KJ et al. 2012). Queste indicazioni saranno importanti, come vedremo, per comprendere gli avanzamenti della scienza nel capire i meccanismi di invecchiamento.

DNA e metilazione

La doppia elica del DNA è una delle immagini più diffuse del Novecento e una delle scoperte più importanti nella storia dell’uomo. Rappresenta il filo rosso che lega tutte le generazioni della nostra specie. Da circa vent’anni si è scoperto che le interazioni con l’ambiente portano a delle modifiche sul DNA. Si tratta di piccoli segnali chimici (in termini tecnici si parla di “metilazione”), trasmessi alle generazioni successive.

La scienza rivela come allungare di vent’anni la vita agli uomini ma costa sacrifici

In uno studio recente (Surgrue et al., 2021) è stato messo a punto una sorta di orologio molecolare (o “epigenetico”) che permette di confrontare l’invecchiamento in individui diversi. Lo studio è stato condotto su pecore, montoni e montoni castrati. Si è scoperto le pecore castrate potrebbero vivere fino al 60% in più rispetto alle loro controparti intatte ritardando l’invecchiamento del DNA.

Questo metodo di misurazione può essere utilizzato in oltre 200 specie di mammiferi. I ricercatori sottolineano, infatti, che il modo in cui i mammiferi invecchiano è molto simile in tutti gli animali studiati. Pertanto, le stesse conclusioni dell’articolo potrebbero essere estrapolate per gli uomini, ovvero che la castrazione potrebbe, in definitiva, allungare la vita. Un sacrificio per molti.