La scelta se investire sull’argento o sull’oro dipende dalla propensione al rischio dell’investitore

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Spesso ci si chiede quale metallo prezioso preferire per i propri investimenti. Come vedremo, nel lunghissimo periodo dal punto di vista del rendimento la scelta è indifferente. Bisogna, quindi, altri parametri. Infatti, la scelta se investire sull’argento o sull’oro dipende dalla propensione al rischio dell’investitore. Questa affermazione è immediatamente chiara guardando i tre grafici seguenti, dove è confrontata la performance dell’argento e dell’oro su un arco temporale di 5, 10 e 30 anni. Come si vede dai grafici la performance negli ultimi 5 e 30 anni è stata abbastanza simile. L’unica differenza c’è stata negli ultimi 10 anni quando l’oro ha avuto una performance del +18% mentre l’argento ha perso circa il 22%.

Quello che, però, è molto diverso è il modo in cui si è arrivati a questo risultato. L’argento, infatti, presenta una volatilità molto superiore che potrebbe spaventare e indurre in errore l’investitore con minore propensione al rischio. Basti pensare che la volatilità storica dell’argento rispetto a quella dell’oro negli ultimi 30 anni è stata il doppio.

È chiaro, quindi, che la scelta se investire sull’argento o sull’oro dipende dalla propensione al rischio dell’investitore. Con l’argento si può guadagnare molto di più, ma anche perdere molto di più.

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Analisi grafica e previsionale sull’argento

L’argento (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 8 gennaio in ribasso del 9,63% rispetto alla seduta precedente a quota 24,637 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso del 6,72%.

Time frame settimanale

La proiezione in corso, dopo la chiusura della scorsa settimana, ha invertire al ribasso e adesso punta al I obiettivo di prezzo in area 23,82 dollari. La rottura di questo livello, poi, aprirebbe le porte al raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 19,58 dollari. La massima estensione del ribasso si trova in area 15,3 dollari. Da notare che l’inversione è stata accompagnata da un segnale ribassista dello Swing Indicator.

Solo una chiusura settimanale superiore a 26,52 dollari farebbe invertire la tendenza al rialzo.

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Argento: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

Time frame mensile

Come da manuale, il raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 28,078 dollari ha provocato una battuta d’arresto del rialzo in corso.

La situazione al momento, quindi, è sospesa tra un’accelerazione al ribasso (rottura di area 21,659 dollari) e una ripartenza al rialzo (rottura di area 28,078 dollari).

In chiusura dei prossimi mesi monitorare con attenzione i livelli indicati.

Facciamo solo notare che il segnale dello Swing Indicator rimane saldamente rialzista.

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Argento: proiezione ribassista (linea tratteggiata) in corso sul time frame mensile. Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.