Per quanto uno si sforzi di vedere il bicchiere mezzo pieno questo slancio di ottimismo si rende plausibile soltanto quando si guarda fuori dall’Italia. Qualcuno cercherà di venderci che per il 2* trimestre il PIL ha fatto 0 (zero) e quindi non è calato. Certo potrebbe essere un primo segnale incoraggiante ma se poi si allarga lo sguardo su base annuale si vede che il dato è uscito a -0.5% contro attese a -0.3% confermando il precedente -0.5% e quindi si recepisce che si è ancora lontano da una ripresa .. ripresa che a nostro giudizio passa solo per un rilancio occupazionale di cui il governo, impegnato soltanto nelle famigerate riforme dai contenuti oscuri e comunque lontani dal mondo del lavoro e dell’impresa. pare avere ben poca attenzione.
Certo è che il buon Renzi si vede omaggiato dal QE europeo che porterà al riacquisto di miliardi di BTP italiani di tassi ai minimi storici e questo dovrebbe consentire, grazie all’enorme risparmio sugli interessi da pagare,quella defiscalizzazione del costo del lavoro che è l’unica chiave per rilanciare il numero dei posti di lavoro.
Gianluca Braguzzi è un Gestore di fondi comuni di investimento