Nel corso degli anni il nostro legislatore ha introdotto varie misure di sostegno a favore di chi versa in condizioni di disagio economico. Tra queste ritroviamo sicuramente la carta acquisti INPS, una card elettronica ricaricata ogni 2 mesi dall’Ente di Previdenza.
L’importo ordinario è di 80 euro ma la ricarica della carta acquisti INPS può essere incrementata anche dal contributo degli Enti locali. In tal modo, all’importo base si sommano altri fondi che nel complesso ne fanno salire il plafond bimestrale del cittadino beneficiario.
Chi può richiedere la carta acquisti INPS e come funziona
La card è un sostegno economico introdotto dall’ottobre del 2008 ed è concessa a due distinte fasce di cittadini:
- gli over 65 (ricordiamo che l’INPS ha comunicato su quali banche e intermediari finanziari si può accreditare la pensione);
- i cittadini di età inferiore ai 3 anni.
L’erogazione del sostegno prevede il possesso di precisi requisiti di cittadinanza ed economici. Questi ultimi, in particolare, sono differenti in base all’età anagrafica del richiedente. Infine abbiamo già visto che alcuni valori reddituali sono stati aggiornati a inizio 2022, sulla base delle indicazioni del MEF.
L’importo della card è utilizzabile per pagare la spesa alimentare o le bollette luce e gas presso gli uffici postali. Inoltre i titolari della card possono ottenere uno sconto del 5% nei negozi e nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa. Lo sconto, tuttavia, è legato solo agli acquisti effettuati usando la card.
La ricarica della carta acquisti INPS è di 200 euro in questo caso anche per pagare la bolletta luce e gas
Ora, il decreto n. 89030 che disciplina la misura apre alla possibilità degli Enti locali territoriali di aderire al programma. In pratica quest’ultimi possono estendere l’uso della card o aumentare l’importo del beneficio a favore dei propri residenti. In tal caso stanziano proprie risorse ad integrazione di quelle nazionali. Il risultato finale porta a un aumento dell’importo complessivo della ricarica bimestrale.
È questo il caso, ad esempio, del Friuli Venezia Giulia. Questa Regione eroga 120 euro a bimestre in aggiunta agli 80 euro ordinari e a beneficio dei residenti sul proprio territorio. Cioè chi è in possesso di tutti i requisiti previsti dal legislatore ottiene in questo caso una ricarica pari a 200 euro a bimestre.
Quando va fatta la domanda per l’integrazione della ricarica?
I cittadini residenti sul suolo friuliano e aventi diritto alla card, non devono fare nulla per ricevere i soldi dell’integrazione. Quest’ultimi, infatti, arrivano direttamente sulla card al momento della ricarica da parte dell’INPS.
Diverso, invece, il caso di un beneficiario che si trasferisce (inclusa la residenza) da un’altra Regione nel territorio del Friuli. In questo caso, infatti, occorre inoltrare il modello di variazione dati carta acquisti alla sede INPS di competenza del territorio. Ricordiamo che i modelli di variazione dati sono diversi per le due fasce di beneficiari (over 65 e under 3).
Approfondimento