La regola numero uno per investire meglio di altri. In tutti i tipi di investimento la regola di base è comprare basso e vendere alto. Il capitale proprio nelle aziende come le start up ha un prezzo molto basso rispetto al capitale proprio nelle aziende già quotate in borsa. Volete un esempio? Nel 2004, Peter Thiel ha acquisito una partecipazione del 10,2% in Facebook per soli 500.000 dollari. Questo investimento gli ha fruttato quasi 45 milioni di azioni. Oggi Facebook è scambiato a circa 220 dollari ad azione. L’investimento iniziale di Thiel di 500.000 dollari varrebbe ora ben oltre 10 miliardi di dollari. Chiunque avesse avuto una vaga idea del futuro valore di Facebook avrebbe colto al volo l’occasione di acquistare azioni nel 2004 per una frazione di dollaro ciascuna.
Molti investitori non l’hanno fatto. Thiel sì. Perché nel 2004 gli investitori, e persino Mark Zuckerberg, non sapevano quanto avrebbe avuto successo l’azienda. Ha rischiato, ed ha avuto successo.
Investire e il rischio di farlo
Investire nelle start up è un rischio enorme. Ci sono molte cose che possono andare storte nella fase iniziale. Come bassa domanda di mercato, alto consumo di liquidità, incapacità di catturare quote di mercato dalla concorrenza. Ma anche cattiva gestione, mancanza di finanziamenti, modello di business insostenibile. Infatti, il 20% delle start up fallisce nei primi 2 anni. Chiaramente, gli investimenti nelle start up sono ad alto rischio. I business angel di maggior successo non sono chiaroveggenti. Non hanno una sfera di cristallo che dica loro quali aziende avranno successo in futuro e quali andranno in fallimento tra due anni. Quando Peter Thiel ha investito in Facebook, non sapeva con certezza che sarebbe stato il successo astronomico che è ora. Ha ragionato sul fatto che il potenziale positivo era molto più alto del potenziale negativo di perdere 500.000 dollari.
La regola numero uno per investire meglio di altri
Mettiamola così. Fate una scommessa con un amico. La classica testa o croce. Lanciate una moneta e, se esce testa, dovete pagare ad un amico 50 euro. Se esce croce, allora l’amico vi paga 500 euro. Il vantaggio di 500 euro supera di gran lunga il lato negativo della perdita di 50 euro. E le probabilità sono 50/50 per ognuno di essi. Diciamo che esce testa, e si perdono 50 euro. Avete perso 50 euro. La probabilità statistica è di vincere la metà delle volte e di perdere l’altra metà. Perciò, tirereste la moneta altre 99 volte? Certo che lo fareste. Perché il guadagno netto può essere di 22.500 euro. E la perdita solo di 2.500 euro.
Facciamo un altro esempio, più complesso
Tirate un dado. Se esce il 6, allora vincete 50.000 euro. Se esce qualsiasi altro numero, si perdono 500 euro. È vero che le probabilità di perdere sono più alte delle probabilità di vincere (sono 5 su 6). Ma il potenziale vantaggio di 50.000 euro è molto, molto più alto rispetto al vantaggio di 500 euro. Si dovrebbe perdere 100 volte consecutive per perdere 50.000 euro. Ma un solo lancio positivo vi farebbe vincere. Questo si chiama rischio asimmetrico. Quando investite, dovete sempre cercare il rischio asimmetrico. Perché questo e solo questo è il rischio che si deve correre. Si dovrebbe sempre assumere il rischio asimmetrico se il rendimento probabile è superiore alla perdita probabile.
La regola vincente
Questo è ciò di cui si rendono conto i buoni investitori. Raramente si sentono storie di persone che si arricchiscono davvero investendo solo nelle azioni delle blue chip. Azioni come Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google, le cosiddette azioni FANG. Le aziende blue chip sono affermate, sono in fase avanzata e hanno un rischio minimo. Con loro c’è a malapena un potenziale di vantaggio. Ma si sentono storie di business angel che hanno fatto una fortuna facendo una scommessa molto rischiosa in quelle stesse aziende quando erano solo start up. Non si può diventare miliardari con l’approccio “meglio prevenire che curare”.
Approccio che molti consulenti finanziari predicano. I consulenti finanziari vi attirano con la promessa di costruire il vostro patrimonio coprendovi contro il rischio. Ma la loro priorità numero uno non è quella di creare un patrimonio enorme per voi. È la conservazione del capitale, cioè prevenire le perdite. Non esiste un investimento privo di rischio con rendimenti elevati. Se ci fosse un investimento sicuro con alti rendimenti, tutti vorrebbero comprarlo. Quando la domanda sale, il prezzo sale. Quando il prezzo sale, il rendimento scende. In parole povere: eliminando il rischio si elimina la ricompensa. Per creare una ricchezza enorme, per guadagnare davvero, bisogna abituarsi al rischio. Ecco dunque svelata la regola numero uno per investire meglio di altri.