Ecco dove poggia la realtà e il mito delle candele mangia fumo che assorbono il fumo di sigaretta.
Sarà capitato a tutti di essersi trovati, almeno una volta, a fare i conti con gli ambienti di casa impregnati dal fumo di sigaretta. Alle volte basta davvero poco, quindi una sigaretta o poco più, e il danno è fatto. A voglia poi a fare correnti d’aria, spalancare finestre, svuotare i posacenere. Tutto sembra inutile e poco efficace, dinnanzi a questo nemico invisibile dell’ambiente. Invisibile agli occhi, ma ben percepibile dall’olfatto. E così per tentare di ovviare al problema, prima o poi, ci si trova alle prese con delle candele speciali. La pubblicità che aleggia loro intorno gli ha cucito addosso il nome accattivante di candele “mangia fumo”. Sarà dunque proprio così? Cerchiamo di saperne di più tra la realtà e il mito delle candele mangia fumo che assorbono il fumo di sigaretta.
Candele normali e “mangia fumo”
Stando a chi ha approfondito l’argomento, questo radicale distinguo tra candele, cosiddette “normali” e “mangia fumo”, lascerebbe il tempo che trova. La motivazione di questa lapidaria dichiarazione risiederebbe in questo. Tutte le candele, durante la fase cosiddetta di combustione, per loro natura, tendono ad assorbire il fumo. Questo però accade ad una precisa condizione. La fiamma, per poter assorbire il fumo, deve essere pulita. Che significa? Ci sono delle candele che erogano una fiamma sporca?
Le candele di migliore qualità
Dopo quanto sopra esposto, facciamo ora un passo ulteriore e passiamo alla fase cosiddetta “mangia-fumo”. Questo processo si attiva nel momento in cui la colonna d’aria ascendente, provocata dalla candela, calamita verso di sé le particelle del fumo. Una volta attirate, tali particelle a contatto con la fiamma, verranno bruciate. Quindi tutto risiede nella bontà del processo di combustione. Per avere un’ottima combustione, bisogna fare attenzione alla paraffina di cui tutte le candele cosiddette “tradizionali” sono composte. La migliore combustione si ha quando la paraffina delle candele contiene ridotte percentuali di olio.
Di pari importanza è anche lo stoppino delle candele. Anche questo è bene che sia di ottima qualità. Il migliore sembra essere quello in puro cotone. Per cui, al di là dei nomi che vengono cuciti addosso alle candele, meglio sincerarsi che le candele siano realizzate secondo elevati standard di qualità. La riprova che una candela è davvero “mangia fumo” verrà fornita dalla tipologia di fiamma. Se la fiammella esce “fuligginosa” pollice in giù, alla maniera degli antichi Romani. In caso contrario, via libera all’ accensione e all’ assorbimento dei fumi di sigaretta.