La pubblicità ingannevole che danneggia l’economia dell’Italia

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La pubblicità ingannevole che danneggia l’economia dell’Italia.

A inizio anno, l’Europa è stata investita dalla pandemia da Covid-19 e l’Italia è stata suo malgrado il primo focolaio. Ben presto il virus ha preso a dilagare altrove e non è stata più un’emergenza solo del nostro Paese. Dopo i picchi di primavera, il contagio è rientrato, grazie alle ferree misure di distanziamento e all’utilizzo dei dispositivi di protezione. Infine, da qualche settimana, si assiste alla risalita della curva dei contagi, più in altri Stati che non da noi. Eppure su certi network online esteri si fa passare una verità diversa: ossia che l’Italia sia un Paese a maggiore rischio contagio rispetto ad altri. Vediamo di capire di più su quale è la pubblicità ingannevole che danneggia l’economia dell’Italia.

Lo status quo dei contagi in Europa

Secondo i dati resi disponibili a livello europeo, il Belpaese negli ultimi 14 giorni è uno tra gli ultimi Stati per casi di contagio ogni 100 mila abitanti. Tuttavia, solo un  paio di giorni fa, fece clamore su più network giornalistici esteri la notizia dello sforamento dei mille contagiati. Ma ciò che ha stupito maggiormente è stato il modo in cui la notizia è stata enfatizzata da alcuni Paesi, i cui contagi sono maggiori dei nostri. Ad esempio il settimanale francese LePoint paventava lo spauracchio di una seconda ondata in Italia, che avrebbe potuto avere ripercussioni anche Oltralpe. E questo proprio negli stessi giorni in cui la Francia contava quasi 5 mila contagi in 24 ore.

L’uso non corretto dei dati

Simili annunci ovviamente gettano in cattiva luce l’immagine dell’Italia. Aldilà dell’enorme danno d’immagine, sono colpiti anche interi settori economici (e quindi milioni di posti di lavoro). Il nostro Paese vanta un numero considerevole di mete turistiche, ambite in tutto il mondo. Ma una simile propaganda ingannevole si traduce in una perdita di fatturato a 9 cifre: il crollo degli arrivi dei turisti dall’estero lo testimonia. La circostanza è stata sollevata anche da Federalberghi, che ha evidenziato un uso non sempre corretto dei numeri dei contagiati. In pratica c’è il sospetto che i comunicati servano all’estero più per screditare l’immagine dell’Italia, anziché fare chiarezza sulla situazione. Una sorta di ‘concorrenza sleale’ tra Paesi.

La pubblicità ingannevole che danneggia l’economia dell’Italia

Tutto ciò ha ovviamente costi incalcolabili sul PIL del Paese, in quella che è una delle sue fonti prime di reddito: il turismo. I dati al riguardo lo testimoniano. Infatti i ricavi di tante strutture ricettive sono crollati più del 50% in questa estate 2020. E questo malgrado tutti gli sforzi e i relativi costi sostenuti dagli imprenditori per predisporre e garantire misure di distanziamento e di igiene. Senza considerare, infine, i devastanti danni economici che si ripercuotono sulle attività dell’indotto maggiormente correlate al mondo delle strutture ricettive.