La Pompei del Novecento è tra i borghi più belli dell’Italia ed è la città che cammina per una ragione che nessuno immagina

Roscigno

La bella stagione sta finalmente arrivando e molti di noi, complici anche due anni di reclusione, non vedono l’ora di esplorare la Penisola in lungo e in largo. Però, come spesso succede, le mete più famose non scatenano più interesse. Per questo oggi parliamo di una destinazione molto particolare che sicuramente vale la pena vedere una volta nella vita. Infatti, alle porte di Salerno, la Pompei del Novecento è tra i borghi italiani più belli ed è praticamente disabitata. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e quale interessante storia si cela dietro a questi strani appellativi.

Il borgo fantasma più interessante del Cilento

Stiamo parlando di Roscigno vecchia, una frazione di Roscigno in provincia di Salerno. È anche definita paese fantasma perché al suo interno abita solamente una persona: Giuseppe Spagnuolo. Dal secolo scorso questa zona è stata man mano presa di mira dalle frane e per questo c’è stato un progressivo svuotamento dell’area. Però i cittadini non hanno voluto abbandonare del tutto il loro territorio. Si sono infatti spostati nel circondario creando un nuovo polo abitativo solo a pochi chilometri. All’interno della parte vecchia il tempo è rimasto sospeso e gli edifici di stampo sette-ottocentesco ci catapultano in quel periodo storico. Il silenzio può essere solo interrotto dal passaggio di gatti randagi o dell’unico abitante che si offre come cicerone.

La Pompei del Novecento è tra i borghi più belli dell’Italia ed è la città che cammina per una ragione che nessuno immagina

Però Roscigno vecchia è spesso anche chiamata “la città che cammina”. Questo soprannome è dovuto al fatto che dal ‘500 gli smottamenti della terra lo hanno man mano spostato dalla sua ubicazione. Da inizio ‘900 però l’area è stata dichiarata non sicura e sono iniziati dei piani di evacuazione ad opera del Genio Civile. Per questo motivo un giornalista de “Il Giorno” negli anni ’80 l’ha accostata a Pompei. Al pari del sito archeologico, infatti, i suoi abitanti sono dovuti scappare per fronteggiare le catastrofi naturali, lasciando quello che molti amano definire un museo a cielo aperto. Se si è interessati a visitare delle zone abbandonate consigliamo anche di dare un’occhiata a Consonno, definita la Las Vegas della Brianza. Questo centro lombardo, nato a scopi di divertimento, è tuttora visitabile dai turisti.

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Questo borgo estremamente geometrico per il Touring Club è uno dei più belli d’Italia e visitarlo è come fare un tuffo negli anni del Rinascimento