La Patrimoniale che verrà? Solo un’ ipotesi
In considerazione che la U.E., almeno per adesso, non ha intenzione di attivare un prestito quale “ i “Corona Bond”, e visto che il ricorso al Fondo salva stati (meccanismo del MES), sebbene “ ammorbidito” per importi pari al 2% del PIL Nazionale, non sarebbe la soluzione ideale per il Governo Italiano, le mie paure su una imposta straordinaria aumentano di giorno in giorno.
Il giorno dell’apocalisse si avvicina sempre di più e questo è a giugno quando le imprese dovranno fare i conti con il saldo delle imposte anno 2019 e gli acconti per l’ anno 2020.
Molte PMI si assicurano i soldi per coprire il pagamento di tali tasse con gli incassi relativi al primo semestre dell’anno in corso. Visto la grave crisi finanziaria e di liquidità di molte di queste, cosa succederà?
Chi potrà pagare lo farà! chi non potrà pagare, sarà costretto a non farlo o a indebitarsi.
Quindi lo stato incasserà meno di quanto previsto e quindi prima o poi sarà costretto a legiferare su una imposta straordinaria.
Visto che l’ipotesi di un prestito irredimibile straordinario non sarà fatta, e per altri motivi non sarà varato un condono edilizio, o un condono fiscale, l’altra soluzione che rimane è quella relativa ad un’ imposta.
Perché questa possibilità?
Perché è molto semplice da attuare ed è ancor più facile la sua riscossione( vedi imposta straordinaria su immobili del Sig. Monti).
Oltre a tale imposta il Sig. Monti ha introdotto per la finanziaria dell’anno 2011 “il Salva Italia”, DL 201/2011 i bolli su c/c per giacenze oltre € 5000,00 con pagamento con cadenza trimestrale e sui depositi di titoli. Notiamo che sotto certi aspetti l’imposto di bollo è assimilabile a una patrimoniale.
Il Sig. Monti ha pure introdotto imposta di Bollo al 0,10% fino al limite di € 1.200.000,00 ( sarebbe stato opportuno inserire uno scaglione esente e poi tassare fortemente i patrimonio oltre € 5.000.000,00)
Quante vale ora l’imposta di bollo?
Tale imposta è stata aumentata allo 0,15% ed ora è allo 0,20%, raddoppiata in pochi anni!!!I
Il Bilancio dello Stato rimane sempre e comunque Deficitario.
La più semplice da attuare sarebbe quella relativa ai bolli su c/c e dossier Titoli.
Attualmente è al 0,20% ( pari al 2 per mille) quindi la fantasia può correre facilmente. Il ministero del tesoro sa già al centesimo di euro la ricchezza che viene tassata in questo modo e con maggior semplicità viene prelevata dagli istituti bancari e finanziari compresi sui valori relativi ai fondi d’investimento e riversata nelle casse dello stato con regolarità.
Il tetto massimo è di € 14.000,00 per le persone giuridiche ( società) nessun tetto massimo per le persone fisiche.
Imposta di bollo: possono raddoppiarla, triplicarla, quadruplicarla e fare anche di più!!!
Incassare con questa imposta di bollo è così semplice che vengono quasi i brividi alla schiena. L’unico limite a questo prelievo forzoso è dato dalla giacenza liquida del c/c correlato al deposito titoli.
Se non vi è abbastanza contante liquido per pagare i bolli, si devono vendere i titoli, le banche non possono farlo in modo automatico.
Le società che gestiscono i fondi mobiliari lo fanno in automatico, vendono alcune quote per pagare i bolli se non hanno un c/c di riferimento.
Le banche addebiteranno senza autorizzazione, e faranno andare in scoperto i c/c dei propri clienti? Così oltre il danno anche la beffa di dover corrispondere interessi passivi estremamente onerosi alle proprie banche!
Prendiamo ad esempio uno che ha un deposito titoli falcidiato dalle perdite dovute alla crisi del corona virus e al Panic selling avvenuto sul mercato a marzo 2020, senza o poca liquidità. Sarà costretto a vendere in perdita per pagare l’imposta straordinaria di bollo, così aggiungerà perdita su perdita e non potrà “reggere” la volatilità del mercato.
Un futuro non tanto roseo per i possessori di depositi titoli.
Ricordiamo, però, che al momento la patrimoniale è solo un’ipotesi.