La pasta è italiana o cinese?

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Quante volte, gustando un bel piatto di noodles asiatici, sarà capitato di chiedersi se la pasta è cinese o italiana. O meglio, la pasta è nata prima in Estremo Oriente o in Italia? Per gli italiani sarebbe un colpo troppo duro scoprire che la paternità della pasta è cinese. E viceversa. È giunta l’ora di far luce su questa domanda: la pasta è italiana o cinese?

Origini

Prima di dare una risposta è bene raccontare brevemente la storia. Le origini della pasta sono da far risalire al Neolitico, quando l’uomo iniziò a coltivare cereali.

In Italia le prime attestazioni certe si hanno dagli Etruschi, nel sesto secolo avanti Cristo. Costoro chiamavano la pasta con il nome “makaria” o “makaronia”, da cui deriva evidentemente la parola “maccheroni”. Tuttavia testimonianze archeologiche della pasta nella Penisola risalgono a millenni prima. In Cina la prima prova dell’esistenza di un piatto di noodles risale a 3800 anni fa.

Sia in Italia che in Cina, quindi, l’origine di questo cibo prelibato è molto antica. Chi dunque scoprì prima questa preparazione? Di certo non è assolutamente vero che gli spaghetti furono portati in Italia da Marco Polo.

E quindi la pasta è italiana o cinese? La risposta farà contenti entrambi i popoli.

Storie diverse, conclusioni simili

La pasta è nata più o meno simultaneamente in Italia e in Cina, in un epoca molto remota. Il fattore affascinante è che questi due Paesi non si sono minimamente influenzati durante l’antichità. I primi contatti veri e propri sono da far risalire al Medioevo, con Marco Polo.

Quindi cinesi e italiani giunsero a simili conclusioni, senza influenzarsi minimamente. Inoltre le due tradizioni della pasta, entrambe millenarie, sembrano essere complementari.

Sembra che si completino a vicenda, a volte simili, a volte lontanissime, ma comunque di pasta si tratta.

Perciò che sia pasta di semola, di farina di riso, di soia, di grano, fresca, ripiena o secca, la pasta è una conquista bilaterale.