Siamo nella Palermo del Cinquecento. Il frate che inventò questa ricetta faceva parte dell’Ordine dei Minimi, fondato da San Francesco di Paola. I frati palini o paolini sono dediti alla vita quaresimale perpetua che esclude dalla dieta, se non per motivi di salute, carne, formaggi, latte e uova. È dunque da qui che nasce la pasta alla paolina.
La pasta alla paolina arriva sulle nostre tavole profumata, gustosa e fedele alla secolare tradizione palermitana.
Il piatto e le sue varianti
Si tratta di un primo piatto con chiodi di garofano, cannella e acciughe salate. Ci sono poi versioni con formato di pasta corta, come i ziti. Altre versioni che prevedono un formato di pasta lunga, come i bucatini o gli spaghetti. Qualcuno propone la ricetta con i cavolfiori, qualcun altro con il pangrattato. Infine c’è chi predilige la salsa di pomodoro e chi il concentrato. Aldilà delle mille varianti, ecco di seguito illustrata la nostra proposta.
Ingredienti:
a) 500 gr di bucatini;
b) 200 gr di concentrato di pomodoro;
c) 10 filetti di acciughe sotto sale;
d) 2 spicchi di aglio;
e) 1/2 cipolla;
f) 1 cucchiaino di cannella;
g) 3 chiodi di garofano;
h) pangrattato q.b.;
i) olio evo, sale e pepe q.b.
Prepariamo la nostra pasta alla paolina
Sciogliamo il concentrato di pomodoro in una tazza di acqua. Poi riduciamo in polvere i chiodi di garofano.
A parte tritiamo finemente la cipolla e l’aglio, e facciamoli rosolare in una padella capiente, con abbondate olio evo. Abbassiamo la fiamma e lasciamo sciogliere i filetti di acciughe. A seguire aggiungiamo il concentrato di pomodoro diluito in acqua, la cannella e i chiodi di garofano in polvere. Infine impepiamo ed aggiustiamo di sale, prima di lasciare cuocere con il coperchio, per circa 15 minuti.
In una pentola con abbondante acqua bollente e salata, versiamo la pasta. Nel mentre quest’ultima cuoce, versiamo in un padellino con un filo d’olio il pangrattato e facciamolo tostare, fino a doratura.
Scoliamo la pasta al dente, versiamo i bucatini nella padella con il condimento ed amalgamiamo il tutto.
A questo punto possiamo impiattare e cospargere con del pepe e il pangrattato tostato.
Ecco dunque che la pasta alla paolina arriva sulle nostre tavole profumata, gustosa e fedele alla secolare tradizione palermitana, per un tripudio di piacere e sapori.
Infine, in quest’articolo illustriamo la ricetta della pasta e patate arruscata.