La parola ricercatissima su internet in questi giorni

ricerca sul web

C’è una parola di derivazione anglosassone che nelle ultime settimane sta rimbalzando sui social, sui giornali e nelle chiacchiere informali. La parola ricercatissima su internet in questi giorni è “cringe”. Il vocabolo ha fatto molto discutere, poiché a detta di qualcuno sarebbe stato accolto dall’Accademia della Crusca nella lingua italiana.

Alcuni opinionisti, infatti, asseriscono che la prestigiosa istituzione linguistica avrebbe “certificato” l’uso di tale lemma. Tuttavia, ci tocca smentire questa informazione. L’Accademia si è limitata a pubblicare sul proprio sito una scheda di chiarimento in merito alla parola inglese. Cosa ben diversa da un’ipotetica introduzione della parola nel dizionario italiano.

Etimologia e uso di “cringe”

“To cringe” in inglese vuol dire letteralmente “farsi piccolo” oppure “rabbrividire”, “mostrarsi sottomesso”. Più precisamente, con questo verbo si fa riferimento a una situazione che provoca imbarazzo o disagio nei locutori. Benché nella lingua d’origine, il verbo esista da sempre, solamente negli ultimi anni il suo uso è divenuto molto popolare.

La diffusione di questa espressione ha avuto successo soprattutto grazie al mondo del cinema e delle serie TV. I social, poi, hanno contribuito in grossa misura a veicolare l’uso della parola tramite le fasce giovanili della popolazione.

La parola ricercatissima su internet in questi giorni

Secondo quanto riportato dalla Crusca, l’impiego massiccio di “cringe” è attestato dalle numerose ricerche della parola.

Alla data del primo dicembre 2020, i risultati di Google connessi alla digitazione della parola sono 402.000. Tra i risultati collegati al vocabolo in Italia, troviamo le seguenti espressioni: cringe-comedy (240.000) e cringey (97.000).

Ufficialmente, però, ribadiamo che tale vocabolo non è entrato a far parte della lingua italiana come vuole farci credere qualcuno. Chi sostiene il contrario, possiamo dire che si rende complice di una situazione alquanto “cringe”.

Al più, esso è stato registrato come gergalismo emergente dal portale Slengo. Si tratta di un dizionario online alternativo dedicato ai neologismi e curato dagli utenti del web. In quanto tale, Slengo non ha alcun carattere di istituzionalità.

Approfondimento

In un altro articolo di ProiezionidiBorsa ci siamo occupati dei vocaboli più usati dai giovani nel 2020 (qui il link).