Quando ci rechiamo in farmacia o in profumeria a chiedere una crema che protegga la nostra pelle e la mantenga giovane, ci troviamo di fronte ad ampie scelte commerciali. La cosmetica ha certamente fatto passi da gigante negli ultimi anni, puntando su campagne pubblicitarie milionarie, con star del cinema a fare da testimonial. Soprattutto, adesso, con l’arrivo del freddo, la pelle si disidrata e richiede maggiori attenzioni. Ma, forse non sapete che, anche andando dal fruttivendolo, potrete trovare una preziosissima alleata per il vostro derma. La migliore protezione della pelle sta in questa vitamina fondamentale, che i nostri Esperti vi segnalano in questo articolo.
Pelle secca e screpolata
Come tutte le vitamine, anche la A, quella di cui andremo a parlare, quando viene a mancare nel nostro organismo, si fa sentire, o meglio vedere, attraverso delle chiare manifestazioni. Parlando ad esempio della pelle delle mani, la sua carenza è chiaramente visibile quando soffriamo di secchezza e screpolature inusuali della nostra pelle. Ma, a differenza di altre “colleghe”, la vitamina A colpisce anche la vista e ci manda segnali di carenza visiva. Uno dei più classici è quello di faticare a vedere più del dovuto, quando inizia a mancare la luce naturale. Oppure quando restiamo colpiti da particolari riflessi della luce.
Dove trovarla
Non spaventatevi però, perché se seguite una dieta alimentare corretta, ricca di frutta e verdura, la migliore protezione della pelle sta in questa vitamina fondamentale. Solitamente è presente in gran parte degli alimenti che portiamo a tavola. Ma se foste particolarmente restii ad assumere gli alimenti che adesso elencheremo e che ne sono ricchi, basterà ricorrere a un vecchio trucco di campagna: l’olio di fegato di merluzzo. Dopo aver visto le caratteristiche che la contraddistinguono, ecco in conclusione l’elenco degli alimenti ricchi di vitamina:
a) carote e peperoni;
b) asparagi e zucchine;
c) fragole e ciliegie;
d) uva e fichi;
e) rucola e lattuga;
f) uova.
Approfondimento
Non fare mai l’errore di lavare i frutti di bosco con l’acqua