C’è già aria di protesta rispetto alle Ordinanze sugli esami di Stato del primo e secondo ciclo. A Roma infatti per il prossimo 4 febbraio è prevista una manifestazione studentesca che rivendica il diritto ad una scuola sicura e la presa in considerazione delle difficoltà avute dagli studenti nei mesi di picco pandemico. Ma il ministro vira dritto. In fondo da qualche parte bisogna pur iniziare per tentare di riportare il tutto ad una certa normalità.
Gli esami del primo ciclo
Sul sito del Ministero sono disponibili le informazioni riassuntive riguardanti la modalità di svolgimento degli esami per il primo e secondo ciclo di studi. Nello specifico per il primo ciclo, sono previste:
- 2 prove scritte: una di italiano e una relativa alle competenze logico matematiche;
- un colloquio.
L’esame si svolgerà entro il 30 giugno 2022 e la votazione sarà espressa in decimi con possibilità di ottenere la lode.
La maturità 2022 torna in presenza, due le prove scritte
Per il II ciclo, l’esame si svolgerà con:
- 2 prove scritte, di cui una uguale in tutta Italia per italiano e una di indirizzo;
- un colloquio.
In questo caso, a differenza di quanto previsto per il I ciclo, la sessione d’esame partirà il 22 giugno 2022 con la prova d’italiano. Il 23 ci sarà la seconda prova scritta e a seguire il colloquio. La valutazione finale rimane in centesimi e si potrà ottenere la lode. Tutto in presenza dunque. L’unica eccezione può aversi per il colloquio. In questo caso, infatti, sia nel primo che nel secondo ciclo, «è prevista la possibilità della videoconferenza se i candidati sono impossibilitati a lasciare il proprio domicilio. Condizione – precisa il dicastero – che andrà comunque documentata».
Sono indubbie le difficoltà con cui la popolazione studentesca ha dovuto fare i conti a partire dal terribile marzo 2020. Tra chiusure e riaperture, didattica a distanza, copertura wi fi a macchia di leopardo. Il tutto passando per i banchi con le rotelle, che sono stati più oggetto di una kermesse, che non una realtà. Mascherine, carenza di personale, alunni disorientati. Ma in questi casi seppur difficile, occorre non perdere di vista l’obiettivo. Che certamente è l’istruzione.
La parola al Ministro
Così il ministro Patrizio Bianchi: «le scelte di oggi (ieri, ndr) rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando. […] Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro […]».
Quindi, possiamo dire che finalmente per la maturità 2022 si torna in presenza, almeno per le due prove scritte. E la notizia è di buon auspicio perché fa sperare che realmente la situazione generale in termini di diffusione del contagio da Covid potrebbe avviarsi verso un lento declino.