L’aver segnato i nuovi massimi storici a fine 2021, ha portato il titolo Exprivia a rallentare la sua corsa (nell’ultimo anno +163%) e a iniziare una fase laterale che per il momento non desta preoccupazioni. Sono ormai 3 mesi, infatti, che le quotazioni si muovono all’interno dell’ampio trading range 2 euro – 2,3 euro. L’unico aspetto negativo, però, è che alla fase laterale si è associato un aumento della volatilità che potrebbe portare a molti falsi segnali con conseguenti perdite in conto capitale. Il titolo negli ultimi 3 mesi è stato più volatile del 90% dei titoli italiani, muovendosi tipicamente di +/- 8% a settimana.
A questo punto, quindi, solo la mancata tenuta dei supporti chiave potrebbe fare accelerare al ribasso le azioni Exprivia.
Una chiusura settimanale inferiore a 2,02 euro (I obiettivo di prezzo), infatti, porterebbe a un’accelerazione ribassista il cui successivo obiettivo si trova in area 1,34 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, poi, si trova in area 0,66 euro.
Al rialzo, invece, il primo ostacolo da superare passa per area 2,03 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello aprirebbe le porte al raggiungimento di area 2,86 euro (I obiettivo di prezzo). A seguire, poi, troviamo il II obiettivo di prezzo in aera 3,84 euro e il III obiettivo di prezzo in area 4,82 euro.
La valutazione del titolo Exprivia
Le azioni di Exprivia sono caratterizzate da una forte sottovalutazione. Il fair value, ad esempio, esprime una sottovalutazione superiore al 50%. Così come il rapporto prezzo/utili esprime una sottovalutazione di oltre il 200% rispetto alle valutazioni medie del settore di riferimento. Inoltre, il titolo è valutato a 0.77 volte il suo fatturato dell’esercizio in corso. Ovvero livelli di valutazione molto interessanti rispetto ad altre società quotate. Infine, le revisioni al rialzo sulle stime del fatturato degli ultimi mesi indicano un rinnovato ottimismo da parte degli analisti che si occupano del titolo.
Questo potenziale rialzista, sebbene in misura ridotta, è anche confermato dalle raccomandazioni degli analisti che hanno un consenso mantenere e un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione di circa il 22%.
La mancata tenuta dei supporti chiave potrebbe fare accelerare al ribasso le azioni Exprivia: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni Exprivia (MIL:XPR) hanno chiuso la seduta del 10 febbraio in ribasso dello 0,47% rispetto alla seduta precedente, a quota 2,10 euro.