Nell’ultimo anno il titolo ha avuto uno performance migliore del settore di riferimento dopo che per anni è stato più debole dei suoi competitors Basti pensare che negli ultimi 3 anni Generali Assicurazioni ha reso il 25% da confrontare con il 35% dei suoi competitors. Nell’ultimo anno, invece, la performance è stata del 55% e del 47% per il Leone di Trieste e per i suoi competitors, rispettivamente.
La corsa al rialzo, però, potrebbe non essere finita qui. La lotta in corso per il controllo della società fa bene a Assicurazioni Generali che ha ancora spazio per salire.
La lotta cui ci riferiamo è quella tra le due cordate che si contendono il controllo della compagnia di assicurazioni triestina. Stiamo parlando di quella guidata da Mediobanca e da Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt.
Ci sono due eventi che hanno dato il polso dell’intensità della lotta in corso. A Caltagirone che ha aumentato la sua quota acquistando un ulteriore 0,1% del capitale ha immediatamente risposto Mediobanca. La banca fondata da Cuccia, infatti, ha sottoscritto con una primaria controparte di mercato un’operazione di prestito titoli per otto mesi avente a oggetto 70 milioni di azioni Generali Assicurazioni, pari al 4,42% del capitale sociale della compagnia. In questo modo unitamente alle azioni già possedute, Mediobanca avrà il 17,22% dei diritti di voto a fronte del 12,53% controllato dalla cordata concorrente.
La lotta in corso per il controllo della società fa bene a Generali Assicurazioni che ha ancora spazio per salire: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Generali Assicurazioni (MIL:G) ha chiuso la seduta del 1 ottobre a quota 18,41 euro in ribasso dello 0,11% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è rialzista e non ha più ostacoli lungo il percorso che porta la II obiettivo di prezzo in area 19,56 euro. Sarà questo, quindi, il livello che condizionerà l’andamento del titolo nelle prossime settimane.
Una chiusura settimanale superiore a 19,56 euro aprirebbe le porte al raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 21,1 euro. Su questo livello, poi, è lecito attendersi delle prese di beneficio e l’inizio di una fase di ritracciamento.
Un primo segnale di debolezza, invece, si avrebbe nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 17,86 euro.