La guida per scegliere la migliore illuminazione approfittando del bonus smart working

postazione pc

Grazie al bonus smart working, le aziende che ne faranno richiesta potranno ricevere fino 516 euro per l’acquisto di postazioni di telelavoro per i propri dipendenti.

Abbiamo già visto qui come sia fondamentale scegliere una giusta poltrona e un’adeguata scrivania per una postazione di lavoro confortevole.

Nell’articolo odierno, invece, affronteremo la spinosa questione della corretta illuminazione dei nostri “uffici casalinghi” o home office.

Anche questa tipologia di acquisto rientra, infatti, nelle categorie coperte dal bonus.

La guida per scegliere la migliore illuminazione approfittando del bonus smart working

Per prima cosa occorre evitare i dannosissimi riflessi di finestre o lampadari nello schermo.

Meglio, quindi, mettersi rivolti con la schiena verso un muro ed utilizzare una fonte di luce artificiale per illuminare l’area di lavoro.

Possiamo scegliere fra una lampada da terra con piantana oppure una luce da scrivania con braccio snodabile, decisamente più economica.

Attenzione alla sigla “CRI” o “IRC” sulle lampadine led

Per attività che richiedono precisione e grande sforzo visivo, come ad esempio il disegno tecnico o l’attività di progettazione d’interni, bisogna fare attenzione al “CRI”. Questo acronimo indica l’indice di resa cromatica di una lampadina LED.

Questo indice ci è utile perché ci informa sul grado di efficienza con cui rispecchia i colori naturali degli ambienti, cose e persone senza distorcerli.

Sulla confezione delle lampadine troveremo dopo la sigla “CRI” o “IRC” (in inglese) l’indicazione di un numero da zero a cento. Quanto più alto sarà questo valore maggiore sarà la capacità di restituirci un’immagine fedele al colore originale degli oggetti.

Solitamente le lampadine led hanno un indice CRI superiore al 90 e pertanto sono la migliore alternativa sul mercato.

Ricordiamo, inoltre, che più l’età avanza, più alto deve essere il valore del “CRI”. Questo perché il cristallino, con il progredire degli anni, ingiallisce e quindi rende i colori meno distinguibili nelle sfumature.

Illuminazione con il dimmer

Altro consiglio degli esperti è quello di utilizzare luci dimmerabili ovvero regolabili nell’intensità. In base alle ore del giorno e alle attività da svolgere possiamo aumentare o diminuirne l’intensità.

La regolazione dell’intensità  avviene tramite un dimmer centrale fissato a muro oppure tramite un telecomando o lo smartphone.

Un’altra ottima soluzione sono le lampade che permettono di variare da luce fredda a luce calda proprio per consentire di seguire i ritmi solari della giornata.

Un occhio al design

Per quanto riguarda il design troviamo in commercio dei “corner” illuminati. Si tratta di due pannelli fonoassorbenti da appoggio che formano un angolo e al centro hanno una lampada cilindrica a LED.

Una soluzione che garantisce una discreta privacy e isolamento della postazione e una buona luce.

Abbiamo tracciato brevemente, quindi, una mini guida per scegliere la migliore illuminazione per il nostro ufficio casalingo approfittando del bonus smart working.